Negozianti del centro minacciati dagli sbandati: «Adesso abbiamo veramente paura»

La Polizia locale impegnata in piazzetta Zorzetto occupata da numerosi sbandati
MESTRE - Ha visto quell’uomo - uno degli sbandati che “occupano” da mesi piazzetta Zorzetto - che orinava contro il muretto della sua attività. Non di...

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MESTRE - Ha visto quell’uomo - uno degli sbandati che “occupano” da mesi piazzetta Zorzetto - che orinava contro il muretto della sua attività. Non di notte, ma ieri mattina, quando pochi metri più in là c’erano decine di persone e famiglie sedute ai tavolini dei bar per fare colazione. «Cosa stai facendo?» gli ha ovviamente chiesto, stanco di quell’ennesima prova che quel posto è diventato il pisciatoio a cielo aperto dei senza dimora di Mestre. Di tutta risposta l’uomo, originario dell’Est europeo, si è alterato, ha cominciato a sbraitargli contro e a minacciarlo, fin quasi tentare di mettergli le mani addosso. E così l’esercente è stato costretto ad allontanarsi dalla sua attività, dirigendosi in piazza Ferretto per raccontare l’episodio ai due vigili che fanno inutilmente la spola tra la Torre e via Poerio. Poi la chiamata alla centrale operativa e l’arrivo della pattuglia della Sicurezza urbana, ma quell’uomo violento se l’era già data a gambe. Anche se, questo è sicuro, si rivedrà presto in piazzetta Zorzetto, diventata ormai il punto di incontro fisso di sbandati e senza dimora.



«SEMPRE PEGGIO»
«Adesso (mancano pochi minuti alle 11, ndr.) sono solo in cinque o sei, ma durante il giorno sono sempre di più. Sabato sera saranno stati in quindici, tutti alterati dall’alcol e con quelle due donne che pretendono di entrare all’interno dei locali per usare i servizi igienici. Non possiamo certo farle entrare... Non sappiamo cosa potrebbero fare». Ma è così quasi tutte le sere, e a volte quelli più fastidiosi importunano i clienti seduti ai tavolini all’aperto o cercano di rubare qualcosa. «Bisogna avere cento occhi - racconta un dipendente di uno dei locali, di origini orientali -. Non riesco a capire, dalle nostre parti non è consentito fare queste cose, e se le fai... Qui invece pare che sia consentito tutto. È da mesi che questa situazioni si trascina e peggiora sempre più. I vigili arrivano, gli parlano un po’ e poi tutto riprende come prima. Come se niente fosse». 
Più o meno com’è andata con il primo giro della pattuglia degli agenti della Sicurezza urbana arrivati in quattro in piazzetta Zorzetto proprio in quel momento: sulle panchine erano in due distesi a dormire per smaltire la sbornia o qualcos’altro, ed altri 3-4 seduti con cassette, scatole e zaini con dentro un po’ di tutto, ammassati sotto un albero. I vigili non hanno potuto far altro che dare la sveglia ai due appisolati, facendoli almeno sedere, poi due parole con gli altri e un “arrivederci” al prossimo controllo. Tutti gli sbandati sono comunque rimasti lì, su quattro delle sei panchine mentre, poco distante, un’anziana era costretta a leggere il giornale seduta sul gradino di un marciapiede. «Che vuole che faccia? - chiede - Che vada io a dire a quella gente di spostarsi?».

BLOCCATA NEL NEGOZIO

L’altra settimana una dipendente della casetta del “fritoin” aperta nel giugno scorso è rimasta bloccata all’interno. «Stava preparando le cose prima dell’apertura, quando si è accorta che, davanti all’entrata, si era disteso un ubriaco - raccontano in via Rondina -. Hanno dovuto chiamare altra gente per spostarlo da lì, perché non voleva andarsene. Così è davvero difficile continuare a lavorare». A fine luglio alcuni commercianti hanno annunciato un esposto per chiedere un intervento finalmente definitivo in grado di allontanare questi gruppi che gravitano in piazzetta Zorzetto, a metà strada tra piazza Ferretto e il centro Le Barche. «Agosto ci ha fermati, ma ora riprenderemo in mano la cosa rivolgendoci anche ad un legale - concludono gli operatori della zona -. I controlli evidentemente non bastano. Togliere le panchine? Alla gente che vuole riposarsi servono, ma se queste sono sempre occupate dagli sbandati allora non hanno più senso».

 

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Il Gazzettino