PRATO CARNICO (Udine) - Sono stati recuperati a Prato Carnico attorno alle 19.30 di ieri, venerdì 9 giugno, dalla squadra di Prato Carnico del soccorso alpino, due...
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Verso le 17.30 i due hanno contattato il gestore del Rifugio De Gasperi perché non sapevano come proseguire in un punto dell'itinerario poco segnalato. Il gestore, che aveva visto i due giovani al mattino e che avendo appreso le loro intenzioni, aveva cercato di dissuaderli, essendo la ferrata in questo periodo ancora ufficialmente chiusa, ha avvertito il soccorso alpino.
I ragazzi alle 17.30 infatti si trovavano ancora a circa metà percorso ed erano già stanchi: uno dei due, inoltre, era alla sua prima via ferrata. Contattati telefonicamente dal Cnsas i due, che si trovavano a quota 2400 verso la Cima di Riobianco, hanno inviato le coordinate gps del punto in cui si trovavano e hanno ricevuto indicazioni per raccordarsi a un itinerario piu semplice, la ferrata Simone.
Si sono quindi calati lungo il Creton dell'Arco, dove i tecnici del Cnsas li hanno incontrati e condotti al furgone del soccorso con il quale, da Passo Siera, li hanno riaccompagnati in Val Pesarina alla loro automobile. Sono intervenuti cinque tecnici del Cnsas. La ferrata dei Cinquanta è un itinerario lungo e complesso che va affrontato in condizioni di ottimo allenamento e con una buona esperienza di ferrate alle spalle. Si tratta inoltre di una ferrata che va percorsa solamente quando ufficialmente aperta, ascoltando le indicazioni del gestore del Rifugio De GAsperi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino