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PORDENONE - Ci sono alcuni esami medici che non costano una follia e che soprattutto non necessitano di apparecchiature complesse, disponibili soltanto negli ospedali o nelle grandi cliniche private. Ma sono visite che possono salvare la vita. Il problema è che anche per questo tipo di controlli le liste d’attesa spesso sono fuori controllo. In soccorso, però, stanno per arrivare le farmacie, che dal Covid in poi hanno imparato a trasformarsi: da dispensari di medicine a centri specializzati per diversi tipi di operazioni. Tra cui esami diagnostici, a distanza o meno. E ora la Regione ha imboccato questa strada. Anzi, farà di più: la finanzierà pure, con un fondo ad hoc. Saranno anche queste, le importanti novità che spiegherà oggi l’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, presentando un accordo storico con le farmacie del Friuli Venezia Giulia.
I dettagli
Più di un mese fa un’anziana di Azzano Decimo si è salvata da un infarto in corso proprio in farmacia.
La trattativa
Intanto ieri un’altra notizia positiva: arrivano nove milioni dalla Regione per i dirigenti del servizio sanitario, grazie a un accordo con i sindacati. «Nella pratica, queste importanti risorse consentiranno di retribuire il maggior impegno operativo del personale dirigente - ha spiegato nel dettaglio l’assessore Riccardi -. Si tratta di risorse molto significative: costituiscono una leva per premiare quotidianamente chi opera in prima linea». Due gli accordi: uno riguardo le risorse aggiuntive regionali (Rar) e l’altro le risorse per il trattamento accessorio in applicazione di una normativa nazionale. «Le organizzazioni sindacali si sono dimostrate molto aperte a un dialogo e a un confronto che è sfociato nella sottoscrizione dei due accordi - ha continuato Riccardi -. Il confronto proseguirà auspicando un percorso che, seppur su posizioni anche diverse, guardi a soluzioni alternative sostenibili, evitando così di incolpare la Regione di inattività e di inoperosità, oltre che d’incapacità di gestione di una tematica alquanto complessa e sulla quale vi è, invece, la massima, quotidiana e costante attenzione. Le risorse di cui agli accordi di oggi consentiranno anche di dare concretezza alle opere previste dal Pnrr e di fronteggiare le emergenze. Le risorse vanno a remunerare le condizioni lavorative di disagio e le carriere dei professionisti della salute».
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