TREVISO - Arrivano soprattutto da Vicenza, spesso con il treno. In città ricevono la strumentazione, una telecamera da mettere sulla camicia e un auricolare da mettere...
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«Abbiamo notato che la nostra provincia - ha spiegato il dirigente della polizia stradale di Treviso, Alessandro De Ruosi - è stata scelta anche dai candidati di altre zone del Veneto per sostenere gli esami in questo modo. Stiamo cercando di chiarire i contorni di questo fenomeno che al momento ha assunto proporzioni rilevanti». Episodi che aprono uno squarcio sul tema della sicurezza stradale dibattuto in questi giorni anche in parlamento, con il rischio più che concreto che qualcuno ottenga la patente senza essere nemmeno in grado di riconoscere i segnali stradali.
E sul tema sicurezza ci sono anche altri dati che fanno tremare la Marca, quelli relativi alla guida al cellulare. Un comportamento che più dell'alta velocità e del consumo di sostanze alcoliche è la causa degli incidenti stradali. Il risultato degli ultimi controlli con l'impiego anche delle auto "civetta" della polizia Stradale è di 1 automobilista su 4 è pizzicato alla guida col telefonino all'orecchio o, ancor peggio, intento a mandare messaggi. Su 343 automobilisti controllati infatti, ad 80 è stata contestata la violazione al codice della strada relativa alla guida con telefonino. Per loro è scattatala decurtazione di 5 punti e 180 euro di multa, poche settimane fa in 5 giorni sono state staccate ben 160 multe. Nell'intero 2014 le contravvenzioni a questa norma del codice della strada erano state in totale 660.
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Il Gazzettino