Eredità di Mario Conte, sono spariti nel nulla i 15 milioni di euro

Il commercialista Alessandro Castellini
PADOVA - È proseguito ieri mattina il processo, davanti ai giudici del Tribunale collegiale, ad Alessandro Castellini, 54 anni, commercialista di Luciano Cadore e alla...

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PADOVA - È proseguito ieri mattina il processo, davanti ai giudici del Tribunale collegiale, ad Alessandro Castellini, 54 anni, commercialista di Luciano Cadore e alla sbarra per i fatti legati a filo diretto con il testamento di Mario Conte. L'imputato al momento deve difendersi dal solo reato di riciclaggio continuato, perchè l'accusa di ricettazione è caduta in prescrizione. A giugno è prevista la discussione e la sentenza. 

IN DIBATTIMENTO

I giudici e il pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, ieri hanno preso atto di come non siano mai arrivati i documenti chiesti per rogatoria internazionale alle isole Bahamas. Il magistrato ha tentato di capire come i 15 milioni del testamento Conte, siano partiti da Padova per arrivare alle Bahamas, e in un secondo momento il denaro sia finito in Svizzera in una banca di Lugano in due distinti conti correnti uno intestato all'imputato e l'altro a Luciano Cadore. Ma a questo punto del processo è ormai chiaro, come non sia possibile fare piena luce sul giro compiuto da questa ingente somma di denaro: un vero e proprio tesoro. 
 

LE TESTIMONIANZE

In una udienza dell'aprile di tre anni fa, tanto va avanti il processo, Cadore non avrebbe raccontato la verità sui 15 milioni di euro incalzato dalle domande del sostituto procuratore. Cadore in aula ha dichiarato che «...Non so dove siano finiti i soldi io vivo della mia pensione...Io di quel denaro non so nulla...». L'ex maggiordomo ha poi giurato che quei quindici milioni sono stati sequestrati in Svizzera. L'allora presidente del Tribunale Claudio Marassi è intervenuto, e ha sottolineato l'importanza per l'iter processuale di sapere dove siano finiti quei 15 milioni di euro. Quindi ha chiesto a Cadore di esibire un qualche documento per provare il sequestro in Svizzera del contante. Ma l'ex maggiordomo di Conte ha detto di non sapere e di essere molto confuso perchè soffre di una grave cardiopatia. Poi ha aggiunto che tutta l'operazione dei soldi è stata gestita da Alessandro Castellini insieme a due funzionari della banca elvetica. Ed ecco che per il magistrato Cadore ha raccontato alla corte solo bugie. Ma adesso con l'assenza di documenti bancari da parte delle isole Bahamas, ricostruire tutti i passaggi effettuati da quella montagna di soldi diventa quasi impossibile. E già, perchè non sarà facile dimostrare, come sostiene la pubblica accusa, di come Castellini abbia versato i 15 milioni di euro in un conto corrente della banca Bsi Overseas proprio con sede alle isola Bahamas. 
 

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Il Gazzettino