«Ecco i vaccini», ma erano solo integratori: perizia psichiatrica sulla erborista

Vendeva vaccini contro il covid, ma erano solo integratori
FELTRE - Svelato il contenuto dei presunti vaccini che venivano venduti nel negozio di erboristeria “La Bottega delle Erbacce”. Andrea Fratter, perito ausiliare di...

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FELTRE - Svelato il contenuto dei presunti vaccini che venivano venduti nel negozio di erboristeria “La Bottega delle Erbacce”. Andrea Fratter, perito ausiliare di polizia giudiziaria incaricato di analizzare i tre campioni trovati a casa di una cliente, ha spiegato che «uno era un integratore dietetico, mentre gli altri due erano dei preparati in ambito omeopatico, in gergo “ch200”».

Si tratta delle boccette di Influenzinum che Anna Maria Ronzon, 78enne di Borgo Ruga imputata di esercizio abusivo della professione e difesa dagli avvocati di fiducia Roberta Resenterra e Liuba D’Agostini, vendeva per rendere le persone immuni dal covid. Il preparato era così potente, a suo dire, che chi lo beveva poteva fare a meno di usare la mascherina. Il giudice, ieri mattina, ha nominato il dottor Alberto Kirn, di Treviso, per valutare l’eventuale incapacità psichica dell’imputata e poi ha chiamato i primi testi. Il luogo tenente dei Nas Gianpaolo Abbate ha raccontato che il procedimento penale era iniziato dalla segnalazione di una giovane laureata in Medicina e Chirurgia che si era insospettita quando la madre era tornata a casa con delle boccette per vene varicose e altri presunti vaccini. «Per le vene varicose le è stato dato meliloto – aveva spiegato ai carabinieri - che contiene cumarina, un anticoagulante. In assenza di trombosi venose, come è il caso di mia madre, questo non solo è inutile ma può risultare anche dannoso». La giovane concludeva in questo modo: «Mi sembra doveroso effettuare dei controlli su questa persona, che non risulta iscritto all’albo dei medici nonostante si identifichi come dottoressa». Da qui l’apertura di un’inchiesta con perquisizioni, sequestri, audizioni dei clienti di Ronzon. Uno di questi, tale Roberto Patron di Venezia, è stato ascoltato dal giudice ieri mattina: «Ho avuto tanti problemi negli anni – ha raccontato – anche tumori. Avevo bisogno di integratori alimentari e mi sono rivolto a lei per passaparola. Mi sono trovato benissimo. Non mi ha fatto guarire dai tumori ma mi ha aiutato a stare meglio». Anna Maria Ronzon è un’esperta in erboristeria ed è laureata in Biologia. Vende prodotti naturali dal 1978. Secondo la pubblica accusa avrebbe fatto il passo più lungo della gamba consigliando e vendendo prodotti che solo un farmacista può vendere su prescrizione del medico. Per la difesa sono dei rimedi naturali che Ronzon vendeva da oltre 40 anni e che non hanno mai fatto male a nessuno. Si torna in aula l’8 settembre. 

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Il Gazzettino