Spiaggia per nudisti al Mort? No, grazie. A Eraclea si scatena il dibattito sul progetto per la Valle Ossi

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ERACLEA - «L'area del Mort non sia uno scambio elettorale». Parole di Maurizio Billotto, presidente del circolo di Legambiente Veneto Orientale, che boccia senza...

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ERACLEA - «L'area del Mort non sia uno scambio elettorale». Parole di Maurizio Billotto, presidente del circolo di Legambiente Veneto Orientale, che boccia senza mezze misure l'idea di creare un villaggio turistico con spiaggia naturista collegato all'area di Valle Ossi. Si tratta di un progetto lanciato dal consigliere regionale Francesco Calzavara, sostenuta dal governatore Luca Zaia e dal sindaco di Jesolo Valerio Zoggia. «È chiaro dice Billotto - che siamo in campagna elettorale ed è aperta la caccia a tutti i voti possibili. In questo contesto, a nostro avviso, si inserisce nuovamente la proposta dell'ex sindaco Calzavara che, nel rivendicare la paternità della prima delibera con cui si assegnava la spiaggia del Mort ai naturisti, dimentica il disastro seguito a questo. La mancanza di un minimo di gestione del luogo ha trasformato quell'angolo di bellezza in una terra di nessuno. È noto a tutti che la spiaggia è, ormai, più famosa per situazioni che nulla hanno a che fare con il naturismo, nonostante essa sia zona tutelata dalle leggi italiane ed europee».


È stato ricordato che la Regione sta investendo centinaia di migliaia di euro con il progetto Life ReDune, per ripristinare i sistemi dunali gravemente danneggiati. «Sono danni continua il presidente di Legambiente - provocati dalle mareggiate ma, soprattutto, dai frequentatori, amanti della natura, che avevano edificato vari capanni abusivi sbancando dune o costruendovi sopra. Lo scorso anno è stato proprio il Comune di Jesolo a riportare la legalità provvedendo agli abbattimenti e avviando un servizio di controllo con l'associazione carabinieri». 

TURISMO RESPONSABILE

Alla luce di queste situazioni Legambiente richiede una frequentazione consapevole. «Crediamo che le aree naturali conclude Billotto - siano un valore da sostenere, garantendone conservazione e fruizione corretta, nel rispetto di quel poco di patrimonio ambientale che rimane nel nostro litorale. La Bandiera Blu considera anche questi parametri: decidere di assegnare in concessione anche quest'area sarebbe un pericoloso precedente. Riconosciamo il diritto a praticare il naturismo; riteniamo altresì, come già proposto al Comune di Jesolo, che il valore ambientale dell'area possa essere un volano turistico, ma non per migliaia di frequentatori. Gli habitat naturali sono luoghi che attirano turismo rispettoso delle regole e con disponibilità economiche medio-alte che vengono redistribuite sul territorio. Ribadiamo che la questione della fruizione di quest'area, che la Goletta verde inserì tra le 10 spiagge più belle d'Italia, debba passare attraverso una scelta strategica per definire su quale turismo puntare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino