OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
VENEZIA - Il granchio blu a tavola, dall'antipasto al secondo: sotto forma di insalatina, con gli spaghettoni all'aglio, spadellato al rosmarino. È il pranzo che sarà servito oggi a Eraclea, all'agriturismo "Coda di Gatto", dai cuochi pescatori e contadini di Campagna Amica Terranostra, in occasione del direttivo della Coldiretti di Venezia, la provincia che insieme a quella di Rovigo rappresenta l'area italiana più colpita dall'invasione della specie aliena che sta sterminando vongole, cozze e ostriche, al punto da mettere in ginocchio la filiera veneta dei molluschi. «Una provocazione con cui dimostriamo che in prospettiva siamo pronti ad impegnarci nell'utilizzo del crostaceo in chiave alimentare, anche se l'emergenza per 3.000 aziende è adesso, per cui apprezziamo l'efficienza con cui il Governo ha stanziato i 2,9 milioni per la raccolta e lo smaltimento, a cui confidiamo si aggiunga anche la dichiarazione dello stato di crisi, che permetterebbe alle ditte di sospendere legalmente il pagamento dei contributi», dice Alessandro Faccioli, responsabile regionale di Impresa Pesca.
GLI INTERVENTI
Ieri mattina Faccioli ha partecipato all'incontro, promosso dal ministero dell'Agricoltura, in cui sono stati definiti gli interventi finanziabili. «Da una parte riferisce è previsto il prelievo massivo del granchio blu in foce, laguna e mare aperto. Per questo abbiamo discusso dei sistemi di cattura: l'ostreghero, una specie di rastrello dotato di una rete; o la nassa, una trappola costituita da una gabbia metallica provvista di un'esca.
GLI INDENNIZZI
Concorda sul punto Giampaolo Buonfiglio, presidente del settore pesca di Alleanza cooperative italiane: «Occorre che gli indennizzi, per chi ha sostenuto spese documentabili, siano riconosciuti già da luglio. Serve poi concentrare ogni sforzo sull'immediato, autorizzando qualunque attrezzo sia in grado di portare via dall'acqua il più alto numero di granchi nel più breve tempo possibile. Occorrerà poi riflettere sul futuro di quelle realtà produttive che in queste settimane hanno visto distrutte le scorte per il futuro: pensiamo ai milioni di euro di seme di vongola, letteralmente divorati dal granchio blu. Danni che richiederanno ingenti risorse aggiuntive per assicurare un futuro a migliaia di cooperatrici e cooperatori».
L'OPPORTUNITÀ
La linea tracciata dal dicastero, in parallelo alla gestione dell'urgenza, è comunque quella della destinazione agroalimentare. Ribadisce il ministro Francesco Lollobrigida: «Trasformiamo una criticità in un'opportunità. Se c'è consumo e commercio, c'è una filiera che si attiva naturalmente. I granchi blu sono una grande risorsa, sulla base ad esempio di un mercato potenziale molto interessante come quello degli Stati Uniti e della Cina, che utilizzano questo animale in maniera massiva. Il granchio blu ha una presenza forte di vitamina B12, estremamente preziosa per l'organismo umano. Queste proprietà possono diventare un elemento di promozione molto rilevante. Mancando un predatore nei nostri mari, bisogna che sia l'uomo ad assumersi la responsabilità di intervenire. E ritengo che i pescatori, da buoni ambientalisti quali sono, possano farlo in maniera puntuale».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino