Il saluto ai compagni di squadra e lo schianto: Enrico muore a 28 anni

La squadra di Enrico Zinato
L'incidente all'alba di ieri mattina è costato la vita a Enrico, 28enne claciatore padovano: la sua Panda si è scontrata col furgone condotto da un altro...

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L'incidente all'alba di ieri mattina è costato la vita a Enrico, 28enne claciatore padovano: la sua Panda si è scontrata col furgone condotto da un altro giovane, un 26enne di Treviso. La vittima tornava dalla presentazione della nuova stagione della sua squadra di calcio, la Usd San Michele di Candiana, che milita in 2. categoria. Rientrando a casa, alle 4, è morto dopo un terribile schianto all'incrocio tra la Ss 516 e via Monte Berico a Pontelongo (Padova).


Enrico Zinato, viveva in via Caresin 13 ad Arzergrande con la mamma Antonella, casalinga, e il papà Abramo, autotrasportatore. Aveva compiuto 28 anni lo scorso 2 marzo. A piangerlo ci sono ora anche altri due fratelli più grandi, Silvia e Andrea.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della stazione di Piove di Sacco Enrico Zinato, al volante di una Fiat Panda, avrebbe invaso leggermente l'altra corsia. Proprio in quell'istante è sopraggiunto dalla direzione opposta un furgone Peugeot Boxer che trasportava medicinali guidato da E. T., 26 anni di Treviso. L'impatto è stato devastante. Il furgone ha terminato la sua corsa in un fossato che scorre parallelo alla carreggiata. Il conducente, seppur ferito gravemente, non sarebbe in pericolo di vita.

La Panda, completamente disintegrata, è rimasta sulla strada. Intrappolato al suo interno c'era, privo di vita, Enrico. Quando i sanitari del Suem sono corsi sul posto assieme ai vigili del fuoco, hanno provato a rianimare il giovane ma non c'è stato niente da fare. Coinvolta anche una terza auto, arrivata subito dopo il primo incidente: ha investito i detriti su l'asfalto, sfiorando l'auto già incidentata. Illesi la coppia degli occupanti. 


La notizia della tragedia si è diffusa ieri mattina all'alba. Più di qualcuno si è portato sul luogo dello schianto per posizionare un mazzo di fiori. I militari continuano a lavorare per ricostruire l'esatta dinamica. L'incidente potrebbe essere stato provocato da un sorpasso, da un malore, da un colpo di sonno o da una semplice disattenzione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino