FONZASO (BELLUNO) - Tragedia sfiorata a Fonzaso in via Primiero: un grosso masso i giorni scorsi si è staccato dal monte Avena, ha preso velocità lungo il pendio,...
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Solo per caso in quel momento nessuno si trovava nella traiettoria. Il muro della costruzione agricola di Giacinto Cerato lambisce il bosco che più su lascia spazio alle pendici rocciose del monte Avena. Una decina d'anni fa via Primiero fu messa in sicurezza per evitare che i massi sovrastanti danneggiassero le case. Fu costruita poco sopra la piana una rete paramassi d'acciaio ben visibile dalla via. In effetti la protezione avrebbe trattenuto anche il masso volato se non ci fosse stato l'effetto trampolino di qualche tronco abbattuto dalla tempesta di fine ottobre.
IL SOPRALLUOGO
Appena avvertito dell'accaduto il sindaco di Fonzaso Giorgio Slongo ha subito raggiunto la stalla colpita soprattutto per verificare che non ci fossero situazioni di pericolo per altre costruzioni nei paraggi. Durante il distacco verificatosi verso le 18.30 infuriava un violento temporale e la pioggia ha favorito l'ammorbidirsi del terreno. L'impatto del grosso masso con l'edificio ha provocato oltre al buco nel tetto, anche la rottura dei vetri e degli infissi distruggendo il mezzo agricolo sul quale è piombato. Il proprietario ha informato il geometra Fabio Maddalozzo che si è premurato di far sistemare il tetto con un intervento di fortuna per evitare che la pioggia possa provocare altri danni. Il sindaco ha informato il Settore Difesa del Suolo della Provincia di Belluno che ha inviato un geologo a controllare la montagna soprastante verificando che non ci fosse il rischio di altri crolli. «Il geologo ha controllato da sopra. -ha detto il sindaco di Fonzaso- confermando che non ci sono altri massi pericolanti. È il motivo per cui non ho emesso alcuna ordinanza».
Valerio Bertolio Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino