Enologo coneglianese ucciso con un colpo alla testa e il suo corpo dato alle fiamme

Investigatori osservano la 500 bruciata
LATINA - E' stato rilasciato un uomo che era stato fermato nella notte dagli investigatori che indagano sul delitto dell'enologo coneglianese Ulrico Cappia trovato carbonizzato...

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LATINA - E' stato rilasciato un uomo che era stato fermato nella notte dagli investigatori che indagano sul delitto dell'enologo coneglianese Ulrico Cappia trovato carbonizzato all'interno di una Fiat 500 ieri sera nell'azienda agricola Schettino a Itri (Latina).




Il dramma si è consumato l'altra sera intorno alle 23 n in località Porcignano. I vigili del fuoco erano stati avvertiti che un'autovettura stava andando in fiamme. Una volta sul posto i vigili si sono accorti che nell'abitacolo c'era un cadavere ormai totalmente carbonizzato. Sul luogo si sono recati anche i carabinieri che hanno iniziato le indagini. Sembra che qualcuno abbia sentito poco prima alcuni colpi di arma da fuoco.



L'uomo si chiamava Ulrico Cappia, 57 anni, enologo coneglianese formatosi all'istituto Cerletti di Conegliano, ex direttore della cantina sociale di Codognè (Treviso) ed enologo anche del Castello di Roncade. Si era trasferito a Roma una decina di anni fa dopo il secondo matrimonio. Intorno alla Fiat 500 L completamente carbonizzata sono stati rinvenuti due bossoli in mattina a conferma delle dichiarazioni dei testimoni.



Secondo il medico legale l'enologo sarebbe stato ucciso con un colpo alla nuca e poi l'auto è stata incendiata per cancellare le tracce. Si indaga per omicidio e gli investigatori stanno interrogando i dipendenti dell'azienda e tutti quelli che hanno avuto rapporti con la vittima. Un operaio di Itri, fermato nella nottata, è stato poi rilasciato stamattina. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino