Lavoratori Eni in corteo fino a Venezia Lunedì si blocca il Ponte della Libertà

Lavoratori Eni in corteo fino a Venezia Lunedì si blocca il Ponte della Libertà
MESTRE - L’Eni continua a dire che Cracking e Raffineria di Marghera non sono in discussione, e che il Cracking aprirà in ritardo (rispetto alla data prevista del 18...

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MESTRE - L’Eni continua a dire che Cracking e Raffineria di Marghera non sono in discussione, e che il Cracking aprirà in ritardo (rispetto alla data prevista del 18 agosto) solo per problemi burocratici. I lavoratori e i sindacalisti, dalle parole del nuovo amministratore delegato Claudio Descalzi nel corso dell’incontro del 18 luglio scorso, hanno però inteso esattamente il contrario.




E perciò lunedì prossimo, 28 luglio, terranno una prima manifestazione cui sono invitati tutti i dipendenti del sito chimico: partiranno da Marghera e andranno a Venezia, nella sede del Consiglio regionale e in Prefettura. E, a meno che non decidano di spostarsi in pullman, il corteo percorrerà via della Libertà e l’omonimo ponte translagunare bloccando la città.



D’altro canto, dicono, «è inevitabile dare un segnale forte nei confronti dell’Eni che in questo territorio ha solo creato disoccupazione e incertezza del futuro». Il giorno dopo anche molti dei lavoratori di Marghera parteciperanno alla manifestazione nazionale di tutti i petrolchimici e delle raffinerie Eni che si terrà a Roma. A Venezia, inoltre, in una data ancora da decidere i sindacati organizzeranno un presidio dell’area Petroven, dove ci sono la Raffineria e depositi di altri privati: «Se l’Eni ha deciso di disimpegnarsi sugli impianti ma allo stesso tempo si attrezza per gestire solo la logistica e la commercializzazione dei propri prodotti» i lavoratori bloccheranno i camion cisterna impedendo proprio che i carburanti vengano portati ai distributori del Nord Est. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino