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TREVISO - Continua, anche nella Marca, l'emergenza siccità che coinvolge soprattutto il Piave ma anche il Sile. «Le falde si sono abbassate, così come la pressione delle risorgive - commenta Arturo Pizzolon, presidente del Parco del Sile – Rispetto ai livelli del passato oggi la situazione è sicuramente più critica. In ogni caso, per quanto riguarda i pericoli per la flora e la fauna, il periodo più a rischio è fortunatamente già passato, anche se le nidiate presenti nell’entroterra sicuramente patiscono maggiormente la mancanza d’acqua. Per questo puntiamo a riportare in funzione vecchi canali ormai abbandonati». «Da ormai due mesi stiamo facendo i conti con un sensibile taglio della portata d’acqua in tutto il canale Piavesella - sottolinea Luca Gugel del Consorzio Piavesella – Questo per rispettare il minimo del deflusso ecologico che c’è nel Piave, comportando però delle inevitabili ricadute negative per i contadini della zona per quanto riguarda l’irrigazione dei campi, così come per le centrali idroelettriche che hanno una produzione ormai più che dimezzata. Al momento l’unica soluzione è quindi il razionamento dell’acqua e l’attenzione nei confronti della sua dispersione lungo tutto il territorio, preferendo dunque sistemi con l’irrigazione “a goccia”».
Interviste di Brando Fioravanzi
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