TAGLIO DI PO - «Ho provveduto ad inviare a Roma il piano con il dettaglio dei primi interventi per far fronte all’emergenza idrica realizzati in Veneto. Gran...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TAGLIO DI PO - «Ho provveduto ad inviare a Roma il piano con il dettaglio dei primi interventi per far fronte all’emergenza idrica realizzati in Veneto. Gran parte del primo investimento, corrispondente ai 4.800.000 che ci ha assegnato il Governo, è legato ad interventi per fronteggiare la risalita del cuneo salino nel fiume Po e nel Livenza, che stanno provocando danni seri ai territori circostanti. Rassicuro che, comunque, tutti gli enti gestori sono impegnati: stanno realizzando e programmando azioni e opere nell’intero territorio veneto, in particolare su pozzi e sorgenti».
Così il presidente della Regione, Luca Zaia, in veste di Commissario delegato per gli interventi urgenti per gestione della crisi idrica, annuncia l’invio del Piano del Commissario al Capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio per l’approvazione legata al primo stanziamento assegnato dal Governo al Veneto per far fronte all’emergenza.
Nel piano, il Soggetto attuatore coordinatore Nicola Dell’Acqua, avvalendosi delle strutture tecniche di Viveracqua e degli enti e delle amministrazioni coinvolte nell’emergenza, ha declinato i primi interventi emergenziali in corso di realizzazione per tentare di arginare l’emergenza siccità di questa estate. «Si tratta solo di un primo atto dove puntualizziamo le azioni di prima emergenza – sottolinea ancora il Commissario straordinario per il Veneto -, seguiranno indicazioni dettagliate di tutte le opere che vogliamo mettere in atto per far sì che in futuro possiamo essere nelle condizioni migliori per affrontare l’eventuale nuova crisi idrica».
In Polesine ci sarà il principali intervento: l’interconnessione tra la centrale di Ponte Molo a Taglio di Po e il Mosav (il sistema degli acquedotti veneti) per garantire la potabilizzazione dell’acqua senza dover ricorrere al prelievo dal fiume Po per 2,8 milioni.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino