Emergenza alloggi a Padova: i privati mettono a disposizione 300 posti per gli studenti

Una decina le domande arrivate agli uffici del Bo tra fondazioni, enti e semplici cittadini per la vendita o l'affitto pluriennale dei loro immobili

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PADOVA - Sono una decina fra privati, enti e Fondazioni coloro che hanno risposto alla manifestazione d'interesse pubblicata dal Bo nei confronti di chi avesse immobili da...

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PADOVA - Sono una decina fra privati, enti e Fondazioni coloro che hanno risposto alla manifestazione d'interesse pubblicata dal Bo nei confronti di chi avesse immobili da vendere o affittare per farne alloggi per studenti. Considerato il fatto che si è dato tempo solo qualche settimana sono arrivate domande per una potenzialità di 300 posti in strutture nuove, diverse da quelle individuate finora, anche nelle sedi dell'Ateneo fuori città. Ovvero ci sono privati che si offrono per creare una struttura ricettiva per studenti adattando un albergo o un condominio a proprie spese per darla in gestione dell'Università per 9 anni. L'immobile se fosse in vendita deve prevedere un numero minimo di 50 posti letto. Nel caso invece di proposta di locazione i posti minimi devono essere 20. L'università ora verificherà i requisiti e ai primi di ottobre inoltrerà la richiesta al Ministero per la compartecipazione alla spesa.

I fondi

L'iniziativa infatti è facilitata dal fatto che il ministero dell'Università ha pubblicato un avviso che prevede di raccogliere le manifestazioni di interesse avanzate da enti pubblici e privati disposti a dare un tetto agli alunni degli atenei, finanziando la retta al 75 per cento. Gli studenti potranno fare richiesta tramite bando di concorso. Gli idonei saranno valutati su base di merito e reddito, e avranno diritto a un alloggio gratuito o a prezzo calmierato, dovendo coprire il restante 25%. Essendo l'Università garante dell'operazione le assegnazioni non avverranno più in base alla disponibilità economica ma seguendo criteri di bravura. L'Ateneo già a luglio aveva fatto emergere la necessità di circa 700 nuovi posti letto. C'era la possibilità di arrivarci con l'offerta dei collegi privati (avrebbero ceduto posti in locazione all'Università che li avrebbe gestiti) ma un problema del bando del ministero ha per ora fermato la procedura.

Le proposte

Che a Padova ci sia gran bisogno di alloggi per studenti lo hanno capito tutti: dagli imprenditori locali ai Fondi internazionali. L'ultimo in ordine di tempo è quello ipotizzato da Aspiag in via Venezia, sul terreno ex Rizzato, fra via Venezia e via del Pescarotto, risultato della superficie ceduta al Basso Isonzo. Trecento posti su 31mila metri cubi residenziali. Agostino Candeo con Industrie Edili Holding ne ha in mente uno davanti alla Chiesa della Pace: 430 posti pronti a decollare. Un fondo internazionale con componenti israeliane ne vuole fare uno all'ex Sacro Cuore di via Belzoni. Era un orfanotrofio distrutto dalle bombe nel 43 poi diventato convitto femminile. Posti previsti 400. Operazione da 20 milioni di euro. Un fondo immobiliare francese Group Reside Etudes ha comprato l'edificio della ex cooperativa tipografica in via Fra' Paolo Sarpi. Sarà ristrutturato con sei milioni entro l'estate del 2024 e ospiterà 140 stanze. Un altro fondo inglese Stonehill ha comprato all'asta il terreno di proprietà della provincia per 6 milioni, al quadrilatero d'oro ovvero lo spazio fra via Trieste e i palazzoni di Antonveneta: 401 posti. Il fondo immobiliare inglese Setha ha invece acquisito all'asta per 4,4 milioni l'ex Provveditorato a Pontecorvo con una previsione di 130 posti. Il vecchio hotel Abritto, al Borgomagno, rinascerà con 80 posti. La società di Claudio Giraldi e Andrea Buso lo sistemerà dandolo in gestione a BedStudent che già gestisce uan struttura vicino al Prato. L'Università da parte sua vuole sistemare l'ex collegio Meneghetti in via Sant'Eufemia per 90 posti da fare gestire all'Esu mentre sono partiti i lavori per 11 milioni finanziati dallo Stato per la ristrutturazione della ex Fusinato. Saranno 187 posti destinati agli studenti selezionati per la Scuola galileiana. È andato a fondo invece il progetto per 300 posti negli spazi dei palazzoni Inps in via Palestro. Troppo dilatato l'immobile per le esigenze dell'Esu (10 residenze aperte per 1.292 posti). Però l'ente ha fatto accesso al bando di maggio del Pnrr per avere 5 milioni di euro da destinare alla sistemazione dell'ex collegio dei Comboniani in via S. Giovanni da Verdara e ricavarne 109 posti. Dovrà aggiungerne altri 700mila. L'Esu prevede di offrire in totale a 250 posti in più compresi i 66 posti della sistemazione della residenza Galilei pronta fra 3 anni.

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Il Gazzettino