Finti vaccini, l'infermiera va in Cassazione: «Giudici non imparziali»

Emanuela Petrillo
«Abbiamo il sospetto che le condizioni in ambientali possano condizionare l'imparzialità dei giudici», la tesi sostenuta dall'avvocato Paolo Salandin...

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«Abbiamo il sospetto che le condizioni in ambientali possano condizionare l'imparzialità dei giudici», la tesi sostenuta dall'avvocato Paolo Salandin finirà in Cassazione che dovrà valutare se tale richiesta sia o meno fondata. Intanto il procedimento è stato sospeso.Visto il clamore suscitato dalla vicenda di Emanuela Petrillo, l'assistente socio sanitaria trevigiana accusata di aver solo finto di vaccinare i pazienti, soprattutto bambini, gli avvocati Salandin e Chiara Pianon chiedono ai giudici del Palazzaccio di spostare il procedimento da Udine. Al giudice friulano Daniele Faleschini, ieri, non è rimasto che sospendere l'udienza preliminare e rimettersi alla decisione degli Ermellini, rinviando tutto a maggio. Ci vorranno almeno altri 5 mesi per arrivare al rinvio a giudizio o al proscioglimento dell'assistente sanitaria 30enne di Spresiano, indagata per peculato, falso ideologico e omissione in atti d'ufficio. La vicenda è quella nota delle vaccinazioni, tra cui la profilassi del morbillo, che la Petrillo non avrebbe eseguito su migliaia di pazienti, per lo più bambini, durante il periodo di servizio nei distretti sanitari di Treviso, Udine e Gemona. «Una frenata - spiega Fabio Crea, legale della Ulss 2 di Treviso, che vuole costituirsi parte civile - dovuta a questioni solo procedurali. Aspettiamo la decisione della Cassazione. Il giudice di Udine non poteva fare altro».

I LEGALISecondo gli avvocati Salandin e Pianon, evidenziata l'abnorme attesa per la vicenda, si sono appellati alla legge che prevedo lo spostamento di un processo dal suo luogo naturale per gravi situazioni locali che pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo o determinano motivi di legittimo sospetto. Nella sostanza, per i legali di Petrillo, il clima che si è creato intorno al caso potrebbe influenzare le decisioni del giudice, visto che sono coinvolte 14mila persone. «Esiste - scrive Salandin - persino una pagina Facebook chiamata Azione Collettiva Scandalo Vaccini Treviso Codroipo e ciò rappresenta un limpido esempio della pressione che si va a mettere in atto nei confronti degli organi di giustizia. Tale clima - aggiunge - ha la potrebbe condizionare pesantemente il procedimento. Si tratta di una fortissima pressione che viene esercitata sia attraverso i media ma anche da una moltitudine di persone, circa 8mila cittadini se calcoliamo una media di due genitori a bambino cui v'è da aggiungersi come minimo altre 6.000 persone costituenti i parenti. Solo un diverso Tribunale può assicurare le garanzie costituzionali».

GLI ALTRI CASII filoni d'indagine promossi autonomamente e singolarmente dai genitori di alcuni bambini non vaccinati sono finiti davanti al giudice, che ha deciso di aggiornare i processi a gennaio . Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino