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Il giorno dopo le primarie che hanno consegnato il Partito Democratico a Elly Schlein, anche in Veneto è tempo di festeggiamenti e di amare analisi. A gioire, in realtà, tra i vertici sono veramente in pochi, visto che la quasi totalità del gruppo dirigente veneto stava con il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Era il candidato dato per favorito, eppure non ha sfondato in nessuna provincia. Ovunque, da Venezia (dove in città ha superato il 73%) a Belluno, ha dominato il "ciclone" Elly. E adesso i pochi dirigenti ed eletti che l'hanno sostenuta "rischiano" di trovarsi nella squadra della neo segretaria. Per il deputato padovano Alessandro Zan, ad esempio, si profila un incarico in segreteria come responsabile Diritti. «Potrebbe essere anche qualcosa di più ampio», ha detto lo stesso Zan ai cronisti.
I COMMENTI
Soddisfatti la consigliera regionale Vanessa Camani e Matteo Favero del Comitato "Parte da Noi Veneto per Elly Schlein": «Ora siamo di fronte ad una responsabilità, quella di essere capaci di raccogliere e rappresentare la voglia di riscatto di chi, in questi anni complicati, ha tenuto vivo un punto di vista, e di essere aperti ed inclusivi verso chi vuole tornare a credere in un grande partito popolare, sinceramente plurale, in cui tutti si sentano finalmente a casa.
AMAREZZA
Tra i più convinti sostenitori di Stefano Bonaccini - oltre all'ex senatore Andrea Ferrazzi che era anche delegato per la mozione del governatore alla commissione regionale per il congresso, al capogruppo in Regione Giacomo Possamai, alla deputata trevigiana Rachele Scarpa e tutti gli ex deputati - c'era l'europarlamentare Achille Variati, uno dei pochi peraltro ad avere il coraggio di prendere carta e penna e dire la sua. «Come sapete, io amo la chiarezza. E la coerenza. Non voglio quindi nascondermi: non è stato il risultato che speravo». Ma - ha aggiunto - «le nostre preferenze individuali possono a volte cedere il passo al volere della maggioranza. Non per questo la comunità viene meno. La nuova segretaria del Pd dovrà poter contare su tutti». Ad Elly Schlein Variati ha rivolto un invito: valorizzare l'esperienza degli amministratori locali del partito. «In gran parte hanno appoggiato Bonaccini, e sono la parte più radicata e vitale del Partito Democratico, quella che continua a vincere anche negli anni più bui e nelle città più difficili. Ripartiamo da tutti questi elementi, con quella speranza e quella voglia di migliorare il mondo che devono rimanere il cuore della nostra proposta politica. Buon lavoro ad Elly Schlein. E un abbraccio a Stefano Bonaccini, che ha dimostrato anche nella sconfitta tutto il suo spessore». Più stringato il commento di un'altra grande sostenitrice di Bonaccini: «Due donne ai vertici della politica italiana sono una rivoluzione - ha scritto su Twitter l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti - . Auguro buon lavoro a Elly Schlein la prima segretaria del Pd. Ora lavoriamo insieme: il Pd riparta da qui per un vero rinnovamento capace di dare le risposte che tantissimi si attendono da noi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino