Scivola sul ghiaccio e vola 100 metri sotto, l'amico lancia l'allarme: salvato con l'elicottero

L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore
Sedico (Bl) - Attorno a mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è atterrato in Val Vachera, nella zona del Rifugio Bianchet, dove un ragazzo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sedico (Bl) - Attorno a mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è atterrato in Val Vachera, nella zona del Rifugio Bianchet, dove un ragazzo bellunese, mentre percorreva il sentiero 536 al rientro da un'escursione,  era scivolato sulla neve ghiacciata finendo in un canale fino a fermarsi un centinaio di metri più sotto. L'amico che era con lui, dopo averlo raggiunto, lo ha coperto  e messo in sicurezza, per poi scendere di corsa verso la statale Agordina in cerca di copertura telefonica e dare l'allarme.


Giunto sul posto, dopo una prima ricognizione, l'elicottero ha imbarcato il compagno dell'infortunato, che ha indicato il punto esatto in cui si trovava l'amico, non visibile dall'alto. Sbarcato il tecnico di elisoccorso e il personale sanitario ha soccorso M. D. Z., 28 anni, di La Valle Agordina, poi  caricato a bordo e trasportato all'ospedale di Belluno.

A seguito dei numerosi incidenti di questi giorni invitiamo nuovamente alla prudenza chiunque si muova all'aperto in quota. Il caldo dei giorni scorsi ha infatti sciolto la neve che le successive basse temperature hanno solidificato, trasformandone la superficie in scivoli di ghiaccio. Anche sui percorsi più semplici e familiari. «Se non si vuole rinunciare a una gita - scrive il Soccorso alpino - vi invitiamo a dotarvi dell'attrezzatura e dell'abbigliamento più opportuno (e ben visibile), calzando ramponi da ghiaccio al posto dei ramponcini con le catenelle e portando piccozze sugli itinerari più impegnativi. È altresì importante avere già dimestichezza con la movimentazione appropriata ai terreni ghiacciati, così come riconoscere i propri limiti. Una rinuncia, se si ha il sentore che qualcosa non vada, significa solo aspettare un momento migliore e meno rischioso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino