Tosi annuncia una civica pro-Zaia Bufera nella Lega, Salvini lo stoppa

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Sanità del Veneto, arriveranno 240 milioni in più. Il segretario generale alla sanità della Regione, Domenico Mantoan, è certo che il riparto nazionale aumenterà di 3...

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Sanità del Veneto, arriveranno 240 milioni in più. Il segretario generale alla sanità della Regione, Domenico Mantoan, è certo che il riparto nazionale aumenterà di 3 miliardi (da 106 miliardi del 2013 a 109). E per il Veneto significano 240 milioni di maggiore disponibilità per le Ulss.


Però, i tempi del governo rischiano di bloccare la programmazione del settore: lo scorso anno la suddivisione definitiva, quindi la certezza dei fondi per Regione, è arrivata a dicembre costringendo le Ulss a procedere a vista per tutto il 2013. Per evitare lo stallo, la Giunta regionale, guidata da Luca Zaia, ha approvato una delibera che concede alla sanità veneta di procedere con la programmazione basandosi, spiega Mantoan, sulla stessa cifra del bilancio dello scorso anno, cioè un totale di 8 miliardi 495 milioni (7 miliardo 800 milioni, più il fondo sociale), «ai quali, come garantito dal governo, si aggiungeranno 240 milioni derivati dal Patto per la salute». Tra le novità della delibera, la facoltà per le Ulss di procedere con i cosiddetti extra-budget: pur avendo raggiunto il tetto di spesa previsto per i farmaci di alto costo, ad esempio per cure oncologiche, le strutture sanitarie hanno l'autorizzazione a garantire le cure con la certezza che la Regione ripianerà la differenza.


«Faremo ricorso al Tar» annuncia Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Pd. Due i punti contestati: la Giunta ha proceduto senza coinvolgere l'assemblea regionale; «leggendo la delibera - spiega il democratico - è evidente che si continua a procedere con i tagli riservandosi di ripianare i settori con piena discrezionalità da parte della stessa Giunta». Sinigaglia prende come esempio la non autosufficienza: «Se fosse come dicono in Giunta, cioé che la delibera concede alle Ulss di programmare partendo dal riparto 2013, perché si parla di 693 milioni per la non autosufficienza mentre nel 2013 lo stanziamento è stato di 722 milioni?». Guarda caso, affonda il colpo il consigliere, «una differenza di 29 milioni, un "tesoretto" che la Giunta ha deciso di accantonare e distribuire, dove ritiene, quando ci sarà il bilancio consultivo». Sinigaglia alza le barricate: «È uno scandalo, è la commissione del consiglio regionale che deve indicare dove e come i soldi vanno spesi». L'esponente Pd ammette che qualcosa di positivo nella delibera è previsto, come i 70 milioni per investimenti, i 50 milioni per l'ospedale di Padova, gli 8 milioni per l'assistenza sanitaria "H24" dei medici di base. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino