Bitonci al posto di Zaia nel 2020? Da Re taglia corto: «Squadra che vince non si cambia»

Bitonci al posto di Zaia nel 2020? Da Re taglia corto: «Squadra che vince non si cambia»
«Squadra che vince non si cambia!». Lo scrive, con tanto di punto esclamativo, il segretario della Lega veneta, Gianantonio Da Re. Che così liquida tutti i...

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«Squadra che vince non si cambia!». Lo scrive, con tanto di punto esclamativo, il segretario della Lega veneta, Gianantonio Da Re. Che così liquida tutti i rumors che vorrebbero l'ex sindaco di Padova, Massimo Bitonci, sgomitare per piazzarsi a Palazzo Balbi nel 2020 al posto di Luca Zaia. «Bitonci è parlamentare e sottosegretario, il suo ruolo ce l'ha e sta bene così a Roma. E comunque non è lui a decidere cosa fare, le scelte le fa il partito», scandisce Da Re al Gazzettino. E il partito, dice Da Re, non ha dubbi: a Palazzo Balbi c'è e deve restare Luca Zaia. Lui e tutta la squadra di consiglieri e assessori uscenti. Quello che invece è bilico è la stagione congressuale: «I congressi provinciali - annuncia Da Re - si faranno più avanti, non c'è nessuna fretta».

 
LA CONFERMAIn un comunicato, poi postato su Facebook, da Re esclude manovre per mandare Zaia in Europa. «Non esiste, sarebbe paradossale cambiare. E poi per fare cosa? Ma se ha avuto la possibilità di fare il premier! Il nostro governatore Luca Zaia è e sarà presidente della Regione, farà il terzo mandato insieme agli assessori ed ai consiglieri». «La linea politica - aggiunge - la detta per primo il segretario federale Salvini e poi, in Veneto, il sottoscritto in qualità di segretario insieme al consiglio nazionale. Gli amministratori locali e i parlamentari sanno benissimo che sono chiamati a svolgere al meglio il loro prezioso lavoro poiché hanno assunto un impegno con i veneti. Ricordo che in Veneto esiste una grande squadra, formata da brave persone ognuno con le proprie responsabilità e un proprio ruolo, che lavora compatta». Quindi elenca: «Abbiamo due ministri, Erika Stefani alla quale è stato affidando il delicato compito di seguire una delle nostre più importanti battaglie: l'autonomia del Veneto. E Lorenzo Fontana, grazie al quale i temi della famiglia e della disabilità saranno finalmente valorizzati. Massimo Bitonci è sottosegretario all'Economia e Finanza, ruolo fondamentale per definire le risorse economiche necessarie al nostro territorio così come il sottosegretario Franco Manzato che si occupa di agricoltura, tema di primaria importanza per il nostro movimento. E poi i nostri sindaci, sempre in prima fila».

IL RINVIOE se «squadra che vince non si cambia», per il momento non si cambiano neanche i vertici del partito. «I congressi provinciali? Non c'è nessuna fretta, li faremo più avanti», dice Da Re. Il cronoprogramma prevedeva i congressi di sezione e di circoscrizione entro settembre («E quelli si stanno già facendo», dice il segretario veneto della Lega), mentre i congressi provinciali dovevano concludersi entro novembre. Ecco, questi ultimi sono rinviati a data da destinarsi. Perché? «Vogliamo cercare candidati condivisi». Quindi resteranno i commissari: Roberto Ciambetti a Treviso, Nicola Finco a Verona, Franco Gidoni a Padova, Paolo Tosato a Vicenza, Fausto Drio a Rovigo, Gianpiero Possamai a Belluno, Alberto Stefani a Venezia. L'annuncio del rinvio dei congressi, però, rischia di creare trambusto nel partito. Anche perché a breve ci saranno da decidere non solo i candidati sindaci, ma soprattutto i candidati europarlamentari: nel 2014 in Veneto la Lega ne elesse due (Mara Bizzotto e Lorenzo Fontana, ora sostituito da Giancarlo Scottà), l'anno prossimo potrebbe fare un altro botto come alle Politiche. Ma chi decide chi candidare? I commissari? O, di fatto, il segretario Da Re con il presidente Bitonci come lo scorso marzo? Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino