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PADOVA - Archiviate le elezioni provinciali, ora Sergio Giordani dovrà trovare una maggioranza in grado di sostenerlo nel parlamentino di palazzo Santo Stefano. Nonostante la vittoria del centrosinistra – che è riuscito a eleggere 6 consiglieri su 16 – oggi il presidente è costretto a stringere un’intesa con le opposizioni se vuole governare. Proprio per questo già da qualche settimana si sarebbe al lavoro per un’intesa con i centristi e con una parte delle Lega, quella più vicina all’assessore regionale Roberto Marcato.
I risultati: il più votato è Canella
Da questo punto di vista non sarebbe affatto un caso la performance muscolare del vicepresidente uscente Daniele Canella, che ha incassato oltre 9.200 voti. La seconda più votata (la capogruppo leghista a palazzo Moroni), Eleonora Mosco, non è andata oltre i 4.900 consensi. Una performance che ieri è stata evidenziata proprio da Marcato: «Per la seconda volta consecutiva Daniele Canella è il più votato di tutta la Provincia. Lavoro di squadra e dedizione al territorio pagano sempre».
L’aver coinvolto una parte del Carroccio e i centristi avrebbe una finalità: mettere all’angolo Fratelli d’Italia e il suo coordinatore provinciale, Enoch Soranzo. Un partito, quello di Giorgia Meloni, che in questa tornata elettorale è stato praticamente doppiato dalla Lega fermandosi a poco più di 10mila consensi contro gli oltre 23mila del Carroccio, anche se lo stesso Soranzo ieri ha espresso soddisfazione per il fatto che la maggioranza del Consiglio (10 consiglieri su 16) sia ora di centrodestra.
Insomma nei prossimi giorni le trattative saranno serrate. Una delle ipotesi in campo è infatti quella che, in virtù del coinvolgimento dei leghisti (che non è affatto scontato) e dell’Udc, Canella venga confermato vicepresidente e che l’altra vicepresidenza vada al più votato tra gli eletti del Partito democratico, Alessandro Bisato.
Le reazioni
Intanto ieri a sottolineare la vittoria del centrosinistra ha provveduto la segretaria provinciale del Pd, Sabrina Doni. «C’è grande soddisfazione per l'ottimo risultato della lista unitaria "Tutta la Provincia-Uniti per il territorio", risultata la più votata – ha commentato –. Il centrosinistra passa da 5 a 6 consiglieri eletti e il Pd si consolida come forza politica aggregante e di riferimento per gli amministratori del territorio, anche di provenienza civica. Ora si apre una fase di impegno, condivisione e lavoro per il bene di tutta la provincia».
«La Lega è il primo partito del centrodestra in tutte le fasce di comuni al voto, primo assoluto nella fascia 5mila-10mila abitanti e nella fascia D (10mila-30mila) con percentuali vicine al 40%, le due fasce con più comuni al voto – ha scandito il segretario regionale del Carroccio Alberto Stefani –. Una grande soddisfazione. Un segnale importante che afferma la forza della Lega. Un ringraziamento speciale a tutti i candidati, che hanno affrontato sul campo una sfida identitaria. E ci hanno permesso di vincerla».
«Il nostro partito ha conseguito un risultato straordinario – ha detto poi il senatore dell’Udc Antonio De Poli – siamo riusciti a raddoppiare i nostri eletti». «Forza Italia conferma sostanzialmente la sua presenza, anche tenendo conto del fatto che la situazione di sindaci e consiglieri comunali è molto simile a quella che c'era in occasione della scorsa votazione nel 2021 visto che non sono stati poi molti i comuni che sono andati a votare nel frattempo – ha commentato la consigliera regionale azzurra Elisa Venturini –.
Il Gazzettino