Elezioni in Veneto, il caso Polesine. Candidati spostati, ma bocche cucite

Elezioni in Veneto, il caso Polesine. Candidati spostati, ma bocche cucite
ROVIGO - In queste inconsuete elezioni settembrine il Polesine, che già nel 2018 ha visto per la prima volta i suoi rappresentanti a Roma scendere a uno solo, potrebbe...

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ROVIGO - In queste inconsuete elezioni settembrine il Polesine, che già nel 2018 ha visto per la prima volta i suoi rappresentanti a Roma scendere a uno solo, potrebbe vedere azzerata la propria rappresentanza territoriale, perché non ci sono polesani in posizione tale da garantire certezze di elezione. Con il paradosso della Lega, il partito che fa del territorio la bandiera, che non dà ai polesani la possibilità di votare un conterraneo, visto che i posti disponibili sono stati assegnati a esponenti radicati in altre realtà, mentre per l'uscente onorevole Antonietta Giacometti, nelle concitate ore prima della presentazione delle candidature, è stato trovato un posto come terza nella lista del collegio plurinominale di Venezia, Treviso e Belluno. Seppur la prima in lista, l'avvocato di Asolo Ingrid Bisa, nel 2018 eletta nell'uninominale di Montebelluna, a questo giro sia blindata anche con la candidatura all'uninominale di Belluno, Giacometti, che da parte sua mantiene la linea del silenzio e sulla propria pagina Facebook si è limitata a rilanciare il credo di Salvini, difficilmente potrà tornare a Roma, perché pare improbabile che la Lega ripeta l'exploit della scorsa tornata, visti anche i mal di pancia per le decisioni romanocentriche.


IL CASO NICOLETTI
Catapultata, a sua insaputa, in un collegio foresto, il plurinominale del Senato di Padova, Vicenza e Verona, sotto le insegne del Terzo polo, anche Manuela Nicoletti, sindaco di Ficarolo dal 1993 al 2001, da due anni in pensione dopo essere stata per 42 anni figura di riferimento dell'Ulss. Lunedì aveva scritto su Facebook: «Sono candidata al Senato nel listino proporzionale insieme a Carlo Calenda, leader di Azione, Daniela Sbrollini, senatrice di Italia viva e Federico Pizzarotti ex sindaco di Parma. Davvero un'ottima compagnia. Inizia una nuova sfida». Nel frattempo Pizzarotti si è sfilato e lei stessa ha ammesso di aver saputo solo lunedì sera «di essere candidata nel collegio del Senato di Padova e non in quello di Rovigo. Grazie a tutti per la stima e l'affetto dimostrati. Sarò comunque in campagna elettorale per la lista Azione-Italia Viva».


Sempre sotto le insegne di Azione-Italia Viva, nel collegio uninominale del Senato si registra la discesa in campo di Gabriele Galiazzo, imprenditore di successo nel mondo degli animali domestici, avendo trasformato il negozio di sementi e animali da compagnia fondato dal padre che dal 1963 si trova in corso del Popolo in un colosso di produzione della mangimistica con ben sei marchi affermati, Prolife, Golosi, Still, Mondo Baffo, Oikos e Affex. Al collegio uninominale il Terzo polo schiera Giacomo Bovolenta, avvocato portotollese e consigliere comunale, il più votato alle ultime Amministrative, che punta a giocare un ruolo da terzo incomodo fra i due candidati delle principali coalizioni, il leghista padovano Alberto Stefani per il centrodestra e il dem Alberto Lucchin per il centrosinistra.
I malumori dei due schieramenti e il radicamento territoriale sembrano aprirgli spazi interessanti. «Il Terzo polo - sottolinea lo stesso Bovolenta - è l'alternativa per chi non si sente rappresentato dal bipopulismo, ovverosia da una destra dalle vuote promesse sempre più estremista e da una sinistra sempre più scollata dai reali bisogni dei cittadini. Con grande emozione e forte senso di responsabilità ho accettato di mettermi in gioco perché credo nel progetto del Terzo Polo, unica forza politica chiaramente europeista legata al gruppo politico Renew Europe che ha sostenuto senza ambiguità il presidente Mario Draghi».


SINISTRA E AZZURRI


E se il segretario polesano di Rifondazione comunista Diego Foresti, terzo nella lista di Unione popolare nel collegio plurinominale del Senato rimanda tutto a una conferenza sabato in piazza Matteotti, un primo messaggio da candidato, secondo nella lista di Forza Italia nel collegio plurinominale della Camera, arriva dall'ex vicesindaco di Rovigo e presidente di Polaris Andrea Bimbatti: «Il partito chiama e come sempre si risponde. È arrivata questa nuova candidatura, per un obiettivo importante, dove non contano le probabilità di essere eletti, ma conta metterci la faccia, per rappresentare un movimento moderato, liberale, che ha rappresentato per anni milioni di persone nel nostro Paese che cercheremo di far tornare con noi».
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Il Gazzettino