Elezioni politiche, a Padova il modello Giordani vince in città ma le periferie sono di centrodestra

Balzo in alto del Pd che migliora il risultato delle amministrative. Resta sotto il 3% Noi Moderati

Schede elettorali
PADOVA - Il modello Giordani tiene in città, ma in periferia a sfondare è il centrodestra. Centrodestra che, contrariamente alle amministrative di giugno torna a...

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PADOVA - Il modello Giordani tiene in città, ma in periferia a sfondare è il centrodestra. Centrodestra che, contrariamente alle amministrative di giugno torna a conquistare il cuore del centro storico. La performance più muscolare, però, la registra Fratelli d'Italia che a giugno era riuscita a imporsi come primo partito del centrodestra con l'8,27% dei consensi e che, domenica scorsa, ha toccato quota 23,08%. Nonostante la crisi del centrosinistra a livello nazionale, poi, il Pd in poco più 3 mesi fa un balzo in avanti di ben 5 punti. Sono questi i dati salienti del voto padovano delle ultime elezioni politiche. Un voto che ha fatto cambiare pelle dal punto di vista elettorale ai nostro quartieri. Se, infatti, si osserva la cartina del voto amministrativo di giugno quello che colpisce è l'uniformità cromatica. Nella cartina pubblicata nel sito di palazzo Moroni, dove il territorio comunale è suddiviso nelle 206 sezioni presenti a Padova , in un mare di rosso (i seggi in cui ha prevalso Giordani) si possono notare due macchioline blu (dove ha vinto Peghin). Macchioline che corrispondono con 4 sezioni del centro storico e con un seggio a Ponte di Brenta. Nello specifico la vittoria del centrodestra è stata registrata ai seggi 1-2-3 dell'elementare Carrarese a due passi da piazza Duomo.

Ora la storia è completamente diversa. Il cuore del centro storico, infatti, si è colorato, come accadeva sempre in passato, di un blu intenso. A titolo di esempio, nel seggio 17, alla media Pascoli in via Galilei il centrodestra prevale con il 41,34% dei consensi. Lo stesso discorso vale per la sezione allestita all'interno del liceo Fermi a due passi da Prato della Valle dove a prevalere, anche se di misura 33% a 35%- è Elisabetta Gardini. Per vedere una prevalenza del centrosinistra bisogna, invece, spostarsi nelle zone semicentrali. Al seggio dell'elementare Luzzato Dina di via Gradenigo Gianpiero Dalla Zuanna del Pd, vince sulla Gardini per 40,46% a 30,29%. Se ci si sposta, invece, verso la periferia a farla da padrone è soprattutto il colore blu, quello del centrodestra. Confrontando, invece, i numeri registrati dai partiti alle amministrative con quelli delle ultime politiche (dati della Camera), ci si accorge che, sostanzialmente, il consenso della compagine che ha sostenuto Giordani, nonostante il vento nazionale che spira copiosamente verso destra, è rimasto sostanzialmente invariato.

Un'analisi che, però deve partire da due presupposti: a giugno hanno votato poco più di 83.000 padovani, domenica scorsa oltre 102.000 e soprattutto le sigle che hanno corso per Giordani non sono perfettamente sovrapponibili a quelle che si sono candidate per il parlamento. A titolo di esempio, in queste stime Azione viene fatta coincidere con la lista Giordani e Coalizione civica con Verdi e Sinistra Italiana. Non solo. A sostenere il centrosinistra c'erano anche una serie di civiche che domenica scorsa si sono presentate in ordine sparso. Fatta la premessa, la compagine a sostegno dell'attuale primo cittadino domenica scorsa ha totalizzato il 55,7% dei consensi, a giugno invece aveva toccato quota 56.2%. Di fatto il consenso è rimasto praticamente lo stesso. Da questo punto di vista, è interessante evidenziare che il Pd guadagna 5 punti passando dal 21,66% al 26,18, mentre la lista Giordani che aveva totalizzato a giugno il 17,28% , si ferma a quota 12.6% con Azione. Passando, invece, al centrodestra, la somma dei partiti che ha partecipato alle ultime amministrative ha toccato quota 32.8%, domenica scorsa, invece è arrivata a 38,6%, sei punti in più rispetto a giugno. Un risultato che, tendendo conto della tendenza nazionale, è inferiore alle aspettative. In larga parte è determinato da 23.28% dei meloniani che nel giro di 3 mesi hanno incrementato il loro consenso in città del 163,64%. Sotto le aspettative, infine, la performance dei centristi del centrodestra. A giugno, infatti, tra lista Peghin (7,28%), Coraggio Italia (4.38%) e più Padova con Peghin (1.86%) avevano portato a casa il 13.5% dei consensi. Domenica scorsa, invece, Noi moderati non è andata oltre il 2,21%.

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Il Gazzettino