Elezioni politiche, la Lega scioccata si lecca le ferite. Stefani: «Ma saremo determinanti»

Forza Italia: «Noi premiati dai cittadini per aver scelto candidati del territorio»

Alberto Stefani
PADOVA - Bocche serrate ieri sera per i vertici della Lega, che si sono riuniti per attendere l'esito delle elezioni politiche nella sede regionale in via Panà a...

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PADOVA - Bocche serrate ieri sera per i vertici della Lega, che si sono riuniti per attendere l'esito delle elezioni politiche nella sede regionale in via Panà a Noventa Padovana. A differenza delle consultazioni precedenti, quando gli esponenti del Carroccio si ritrovavano nella storica K3 di Treviso e le porte erano aperti a tutti, ieri il gruppo era trincerato. I risultati poco soddisfacenti già preannunciati dai sondaggi della campagna elettorale e quelli celati ai cittadini ma noti ai partiti, parlavano già di un tracollo del partito, che secondo i primi exit poll non supererà il 10%. Il commissario regionale Alberto Stefani è arrivato a Noventa intorno a mezzanotte. Ad attenderlo tra gli altri il segretario provinciale di Padova, Marco Polato, e altri esponenti di partito.

Un clima teso che si era percepito già nei giorni scorsi fra i mugugni della base, e non solo, che contestava le scelte del vertice non solo per i candidati ma un malessere che serpeggia in Veneto da tempo. Poco dopo la mezzanotte Stefani, che già nel pomeriggio aveva reso noto che avrebbe rilasciato dichiarazioni solo a risultato acquisito, quindi nella giornata di oggi, si è concesso appena una battuta. «In questo momento non abbiamo alcun dato reale. Attendiamo i numeri definitivi prima di fare commenti - ha spiegato - Siamo fiduciosi che il centrodestra raggiungerà la maggioranza e vincerà le elezioni. Il nostro Paese ha bisogno di una guida e l'avrà. La squadra Lega è pronta a lavorare e, nello specifico, la pattuglia veneta sarà determinante e farà sentire la sua voce». Una dichiarazione in linea con il tweet con il quale poco prima aveva commentato i primi exit poll Matteo Salvini, che aveva parlato di soddisfazione per l'affermazione del centrodestra e di lunga notte d'attesa, ma sottolineando che già voleva ringraziare gli elettori per questo risultato. Un commento che non aveva sfiorato minimamente il risultato del partito.

Atmosfera rilassata invece in casa Forza Italia, che negli exit poll viaggiava in linea con le previsioni dei sondaggi e pareggiava in percentuale con il consenso tributato al partito di Salvini. Vertici, candidati e militanti avrebbero dovuto incontrarsi nella sede regionale di via Lisbona in zona industriale a Padova. Una considerazione sui tempi dell'arrivo dei risultati definitivi ha fatto però desistere dall'incontro. «Abbiamo deciso di incontrarci domani (oggi, ndr) e di attendere restando costantemente collegati con una chat per scambiarci opinioni - ha spiegato il candidato Gianpiero Avruscio - Si tratta di un dato positivo anche per quanto concerne l'affluenza, almeno da noi, certo l'astensionismo è sempre alto. I cittadini hanno risposto al nostro impegno e al fatto che abbiamo espresso candidati del territorio e non calati dall'alto e anche questo, che ormai troppi partito non fanno ha pesato continua Avruscio una determinazione che ha pagato, come lo è stato dare voce ai territori. Rispettandolo. E questo fatto è stato compreso. Altro segno visibile di questa attenzione è l'aver candidato amministratori locali o persone della società civile. Il dato nazionale è ottimo, all'interno della coalizione i dati sono ancora provvisori. Sembra che il vento positivo di Fratelli d'Italia abbia drenato dalla Lega e non da noi che risultiamo in crescita e abbiamo tenuto molto bene. In Veneto sicuramente Forza Italia è in crescita rispetto alle ultime amministrative regionali conclude Ripeto, secondo me dipende anche dal fatto che al multinominale abbiamo candidato persone riconoscibili dai cittadini oltre alle nostre proposte costruttive per il Paese».

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Il Gazzettino