Elezioni politiche, Amidei (Fratelli d'Italia): «Abbiamo vinto, risultato eccezionale»

Lucchin: «Al di là di ogni risultato, per me si tratta di un inizio della mia carriera politica»

Bartolomeo Amidei
ROVIGO - Un voto che segue il copione preannunciato, anche in Veneto. Anche in Polesine, con il centrodestra in larghissimo vantaggio e con un'ascesa dei Fratelli d'Italia...

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ROVIGO - Un voto che segue il copione preannunciato, anche in Veneto. Anche in Polesine, con il centrodestra in larghissimo vantaggio e con un'ascesa dei Fratelli d'Italia soprattutto ai danni della Lega, con Forza Italia che ha tenuto. Come, tutto sommato, il Pd ha mantenuto percentuali analoghe a quelle della scorsa tornata ed anche il Movimento 5 stelle ha riconquistato parte del terreno che sembrava perduto, mentre il Terzo polo non ha sfondato come si pensava. Per l'assegnazione dei seggi al plurinominale il tempo è lungo, ma nel frattempo già qualche candidato polesano esprime i primi commenti a caldo. A cominciare da chi potrebbe concretamente svegliarsi in Parlamento, il già senatore Bartolomeo Amidei, di Fratelli d'Italia, terzo nella lista proporzionale del Senato: «I numeri di Fratelli d'Italia sono eccezionali, non ho ancora dati consolidati e quindi resto cauto nelle affermazioni. Però c'è una sostanziale conferma delle previsioni di quello che dicevano i sondaggi. E qui in Veneto doppiamo la Lega, è un dato significativo, che dovrà far riflettere. Non è compito mio, ma spero che si facciano le giuste analisi sul perché di questo crollo, anche in chiave regionale. Perché abbiamo il governatore più amato d'Italia che deve fare i conti con un partito ridotto ad un terzo, un partito che già soffriva una mancanza di tematiche che potessero soddisfare quei veneti che li avevano votati, leggi federalismo e autonomia. E poi hanno pagato anche le scelte nazionali di allearsi con i cinquestelle e con il Pd. E non nego che mi dispiace, perché è un alleato importante».

«Tutto come previsto»

Andrea Bimbatti, vicecommissario provinciale di Forza Itala e candidato al secondo posto nel proporzionale al Senato, non si dice sorpreso: «Tutto come previsto, con la netta affermazione del centrodestra. Pensavamo, forse, ad un'affluenza più alta, ma l'esito secondo le proiezioni è di una chiara vittoria del centrodestra sia alla camera che al senato. Stupisce, perché c'è un responsabilità anche nostra, il risultato esagerato dei 5 stelle che hanno marciato sul reddito di cittadinanza, per il resto tutto secondo le aspettative e poi vedremo più avanti. Analizzeremo con calma nelle prossime ore, ma già da ora si può sottolineare come Forza Italia per quanto venga considerata marginale è assolutamente determinante per il prossimo Governo e quindi merita lo stesso rispetto che Berlusconi diede agli alleati a numeri invertiti».

L'amarezza

Per quanto riguarda il centrosinistra, Alberto Lucchin, candidato all'uninominale alla Camera, in un posto che era perso in partenza fa buon viso a cattivo gioco: «Al di là di ogni risultato, per me si tratta di un inizio della mia carriera politica e per il centrosinistra si tratta di lavorare per il territorio ritrovando un'unità che abbiamo potuto intravedere. È stata una campagna elettorale breve e intensa, che mi ha dato tantissime soddisfazioni». Il terzo polo, pur non sfondando, conquista comunque una fetta non marginale di consensi. E Giacomo Bovolenta, candidato all'uninominale della Camera non si dice deluso: «Qui noi siamo tutti molto soddisfatti. Ovviamente aspettiamo il dato definitivo, ma considerato che siamo uan forza politica nuova e che non siamo lontani dalla doppia cifra, non possiamo non prendere atto del fatto che siamo una realtà con la quale in Polesine bisognerà fare i conti perché ha una sua dimensione importante». Per quanto riguarda il voto, in Polesine la giornata è filata via senza grossi grossi problemi, eccetto la diffusa formazione di code, soprattutto nelle ore con maggiore afflusso, imputabili al tagliando antifrode, che già nel 2018 aveva creato analoghi rallentamenti ai seggi. Fra i primi a votare, quasi inevitabilmente, anche i vari candidati polesani. Con un piccolo contrattempo per Nadia Romeo, secondo nel listino proporzionale del Pd alla Camera, che s'è accorta all'ultimo momento di avere la tessera elettorale senza più caselle libere ed ha quindi dovuto fare un passaggio in Comune per ottenerne una nuova.

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Il Gazzettino