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Se il vertice della Lega regionale pensava che i malumori per come è andata la vicenda delle candidature durassero alcuni giorni poi tutto tornasse normale, si devono ricredere. I mal di pancia non solo ci sono ancora, ma sono più estesi di quanto poteva sembrare all’inizio. Il dito è puntato verso il coordinatore regionale, Marco Dreosto, candidato al Senato che avrebbe sacrificato altri possibili candidati per salire lui sul treno che porta a Roma. Ma non è tutto. Udine e Trieste si sentono poco rappresentati visto che almeno tre dei quatto eletti sicuri sono pordenonesi, mentre i leghisti della provincia di Pordenone non ritengono Marco Panizzut un pordenonese perchè da tempo risiede a Trieste. Gli udinesi non avrebbero gradito la candidatura dell’assessore Graziano Pizzimenti lontano dalla base leghista e chi ambiva a ruoli nel partito non sarebbe stato accontentato. Inoltre chi pensava di poter concorrere “almeno” per il consiglio regionale dovrà fare i conti con la possibilità che il consenso freni. Da ultimo, ma non meno importante, le liste hanno di fatto scavalcato i territori. Nessun confronto - accusano i segretari di sezione - che si sentono abbandonati anche dalle segreterie provinciali che coinvolgono sempre meno gli iscritti. Insomma, un malumore generalizzato che probabilmente covava da tempo e che è esploso con le candidature.
L’INCONTRO
In mezzo a tutte queste turbolenze arriva il giallo dell’incontro di domani, sabato, organizzato in grande al teatro di Tarcento.
L’ASSE FORTE
Non ci sono dubbi sul fatto che il partito è saldamente in mano all’asse Marco Dreosto - Vannia Gava, entrambi salviniani doc e capaci di tenere a freno gli scossoni e con in tasca la maggioranza delle azioni leghiste sul territorio. Ma la spaccatura rischia di allargarsi con una buona fetta di militanti udinesi che guarda a Trieste (leggi Fedriga), così come alcuni pordenonesi (Alfonso Singh in testa). Tace, invece, il presidente Massimiliano Fedriga, che non ha alcuna intenzione di esporsi con questi giri d’aria. A sentire alcune persone vicine non sarebbe per nulla soddisfatto di come sono andate le cose, ma con il rischio che crollino i consensi meglio stare distanti.
IL SEGRETARIO
Getta secchi d’acqua sul fuoco Marco Deostro. «Non mi sembra di vedere tutti questi mal di pancia nella Lega. Anzi, posso dire che vedo una squadra compatta che adesso deve affrontare le elezioni. Non ho alcun dubbio che sul fatto che saremo insieme a cercare di raggiungere l’obiettivo: vincere e portare a casa un ottimo risultato per il partito. L’incontro di sabato? Salvini ha dovuto essere presente in Puglia e quindi la sua segretaria ci ha comunicato che non avrebbe potuto essere con noi al teatro di Tarcento. Non c’è alcun giallo e nessun malumore interno. Noi volevamo Salvini qui in Friuli, quindi abbiamo riorganizzato l’appuntamento, ancora più in grande, per il 5 settembre a Marano Lagunare. Intanto - conclude Dreosto - partiamo con il vice ministro Alessandro Morelli che sarà a San Daniele per l’inaugurazione di Aria di Fvg e il giorno successivo a Lignano dove incontrerà diverse associazioni». Si parte.
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Il Gazzettino