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PORDENONE - Giorgia Tripoli non ci sta. E sia chiaro - ripete - la battaglia non la farà certo per se stessa, visto che in ogni caso lei non entrerà comunque in consiglio regionale. Ma la sua lista, Insieme Liberi, in quell'aula di deve andare. «Posso assicurare - diceva ieri mattina, 4 aprile - che faremo di tutto per aver garantiti i nostri diritti, dalla richiesta di riconteggio delle schede, sino al ricorso al Tar. Già dall'apertura degli uffici elettorali della Regione - è andata avanti - Ugo Rossi si è attaccato al telefono e sta chiamando continuamente per capire nel dettaglio come dobbiamo muoverci. Lo ripeto: il riconteggio lo vogliamo».
LE SCHEDE NULLE
Ottanta voti. Sono quelli che fanno la differenza tra entrare o non entrare in consiglio regionale.
RICONTEGGIO
«Intanto - spiega - ci sono 8180 schede nulle. Le vogliamo vedere tutte, perchè abbiamo la certezza dai nostri sostenitori ai seggi che diversi presidenti hanno annullato schede che non dovevano essere annullate. Al massimo non doveva essere data la preferenza. Parecchi, ci dicono, hanno sbarrato il mio nome, il simbolo della lista, ma hanno scritto il nome di un candidato di un altro collegio. In quel caso non si annulla la lista. In più - spiega ancora - c'è un altro dato che ci fa riflettere. Tra il mio voto personale e quello della lista c'è una differenza di poco meno dell'uno per cento. La lista ha preso 15mila voti, io 22mila. Va bene il voto disgiunto e il solo voto alla sottoscritta, ma solitamente quella differenza si attesta sullo 0, 3 -0, 4 per cento. Non uno».
GLI UFFICI
In serata è stato stabilito il percorso da fare. «L'ufficio elettorale ha spiegato che devono verificare 95 schede non assegnate e poi devono avere i verbali per i controlli. Una volta fatte tutte queste operazioni, se non avremo ottenuto soddisfazione chiederemo il riconteggio con un ricorso al Tar». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino