Carrai: «Elezioni, pronti per la sfida e per concluderla noi da primi»

Arturo Lorenzoni e il numero uno di Orizzonti Marco Carrai
PADOVA - Il copione è quello del 2017. Con uno sfidante per il centro sinistra, uno per il centro destra e un terzo dell’area civica, che, anche se ancora manca...

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PADOVA - Il copione è quello del 2017. Con uno sfidante per il centro sinistra, uno per il centro destra e un terzo dell’area civica, che, anche se ancora manca l’ufficialità, stavolta dovrebbero essere rispettivamente Sergio Giordani, Francesco Peghin e un civico. Da allora molti equilibri sono cambiati, altri muteranno fino alle elezioni. Però un dato è certo: il documento approvato l’altra sera dal direttivo di Orizzonti, presieduto da Marco Carrai e legato alla lista Lorenzoni sindaco, ha sancito l’inizio della campagna elettorale. 


Presidente Carrai, 19 voti e favore 7 contrari, tra cui quello dell’assessore Francesca Benciolini, espressione della vostra lista. Orizzonti parte con una spaccatura?
«Non direi, perché è un termine che richiama un clima negativo. Diciamo invece che siamo persone libere, ciascuna portatrice di sensibilità e visioni diverse, sulla base delle quali fa le sue scelte. Non trovo nulla di male sul fatto che ci siano divergenze di opinione. Nulla di drammatico, ognuno trarrà le conseguenze politiche e personali sulla partecipazione, o meno, al progetto».


Il presidente del consiglio comunale Giovanni Tagliavini, invece, ha votato a favore.
«Come la maggior parte dei presenti e condivide il percorso fatto durante questa amministrazione, che nessuno di noi rinnega. Lorenzoni aveva sottoscritto un patto con Giordani per governare Padova per 5 anni e così ha fatto, comportandosi in modo leale, come i nostri amministratori e i consiglieri, portandolo avanti con mediazioni e cercando di influire positivamente per migliorare l’azione dell’amministrazione. E quando gli è stato chiesto ha fornito nomi di persone competenti a cui affidare cariche di responsabilità. L’intesa del 2017, però, era temporanea e adesso va tutto rivisto».


Lo stesso Lorenzoni, però, portavoce della minoranza in Regione, non ha votato il documento.
«Arturo ha partecipato al dibattito dando un contributo di idee importante, sostenendo che la posizione non deve essere contraria all’amministrazione o a un candidato, ma di condivisione dei contenuti della nostra proposta».
E qual è?
«Creare un progetto coerente, che abbia al centro programmi e competenze, a volte non espresse e valorizzate, di cui Padova è ricca, essendo sede di una prestigiosa Università. Spesso, invece, si sono fatte scelte al ribasso, mentre noi vogliamo andare al rialzo, affinché Padova rafforzi il ruolo di leadership che le compete. Pertanto vorremmo proseguire il cammino iniziato nel 2017 che aveva caratterizzato la lista Lorenzoni sindaco, rafforzandolo con un candidato autonomo».


Potrebbe essere l’avvocato Leonardo Arnau?
«È una persona che stimo, ho un rapporto di amicizia con lui e con la sua famiglia, ma ora non è all’ordine del giorno individuare la figura del candidato, perché in questa fase ci interessa rafforzare il progetto, condividendo con altre forze civiche. Non sarà “contro” gli altri, ma legittimerà il pensiero espresso l’altra sera, coerente con l’esperienza del 2017, che però dovrà essere attualizzata e portata avanti da persone competenti, con idee innovative».


In caso si vada al ballottaggio, in un’ipotetica sfida tra Giordani e Peghin, chi appoggereste?
«Puntiamo ad arrivare noi al ballottaggio, perché stiamo costruendo un progetto forte e solido, che potrebbe portarci a essere primi o secondi subito. Comunque tutto dipenderà dal confronto sui programmi».


Quante saranno le liste civiche insieme a Orizzonti?


«Saranno diverse le forze che alimenteranno la discussione. Vedremo se ci saranno le condizioni per costruire attorno a esse un programma. Ma procediamo con calma, anche perchè non sappiamo ancora ufficialmente se saranno Giordani e Peghin gli altri candidati. Pure noi, quindi, ci riserviamo dell’altro tempo per esprimere il nome di una persona credibile, in grado di amministrare Padova con competenza e spirito di servizio. E sono certissimo che la troveremo».

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Il Gazzettino