È Massimo Bitonci il nuovo sindaco: «Abbiamo mandato a casa i comunisti»

Massimo Bitonci in festa
PADOVA - È Massimo Bitonci il nuovo sindaco di Padova. Fin dai primissimi dati è stato subito chiaro che il divario tra l'esponente della Lega e l'ex vice sindaco Ivo...

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PADOVA - È Massimo Bitonci il nuovo sindaco di Padova. Fin dai primissimi dati è stato subito chiaro che il divario tra l'esponente della Lega e l'ex vice sindaco Ivo Rossi era incolmabile.




Il dato definitivo vede il leghista avanti 53,5 a 46,5. Una vittoria netta. Rispetto al primo turno Massimo Bitonci ha guadagnato 5 mila voti, Rossi invece ne ha persi 4 mila.



In piazza delle Erbe, sede della campagna elettorale di Bitonci, è già iniziata la festa, tra un coro "Chi non salta comunista è" e un brindisi. Molti padovani si sono riversati in centro per chiudere degnamente una lunga maratona elettorale che ha portato l'ex sindaco di Cittadella al governo di Padova. Un risultato storico.



Caroselli di auto, cori e slogan. In piazza anche i rappresentanti delle liste in suo sostegno, come Maurizio Saia e il coordinatore di Fi Marco Marin.



"Padova Libera" uno degli slogan più urlati con Bitonci che, dalla scalinata di Palazzo della Ragione al megafono dice: «Stasera festeggiamo la liberazione di Padova. Vi prometto che in giunta ci sarà gente che lavorerà sodo e che ha un lavoro: basta con i politici di professione».



Cavalleresco, ma amaro Rossi che ammette la sconfitta e dice: «I cittadini hanno scelto e il voto popolare va sempre rispettato. Abbiamo dato il massimo ma i risultati che aspettavamo purtroppo non sono arrivati. Evidentemente i padovani hanno immaginato una citta diversa da quella che pensavamo noi. Non so cosa rimporverarmi forse di aver lavorato troppo. Ho chiamato il mio avversario Bitonci al telefono per fargli i complimenti, ma non mi ha risposto: evidentemente è sommerso dai festeggiamenti...».



Radioso Bitonci che ha chiuso avanti praticamente ovunque: da Mortise, a Torre, dalla Guizza all'Arcella, all'ospedale. Solo in centro storico c'è stato un beffardo pareggio che la dice lunga sul fallimento della corsa di Ivo Rossi e del Pd, sicuramente sfavorito anche dalle notizie degli ultimi giorni provenienti da Venezia e dallo scandalo che ha travolto Giorgio Orsoni.



«Abbiamo mandato a casa i comunisti - ha detto a caldo il neo primo cittadino - . Da domani si lavora per pulire la città. In settimana faremo la giunta. Sarò il sindaco di tutti anche di quelli che non ci hanno votato. E' stata una grande vittoria pensando che fino a qualche settimana fa non ci davano nemmeno al ballottaggio. Evidentemente non sono serviti a nulla articoli diffamatori per settimane da una stampa di regime. Abbiamo pronto un piano sicurezza con i vigili fuori dagli uffici che vadano invece nei quartieri. E assolutamente No al Nuovo ospedale: bisogna ristrutturare quello che c'è e non sprecare milioni per una struttura che non serve e che i padovani non vogliono».





AFFLUENZA - Il dato definitivo dell'affluenza è del 60,52%. Hanno votato 98mila padovani (17 mila in meno del primo turno). Due settimane fa votarono 115mila persone. Al ballottaggio del 2009 i votanti furono quasi 110mila.



Qui i dati definitivi dello spoglio di Padova



Qui i dti definitivi di tutti i comuni del Nordest Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino