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ROVIGO - Dopo un tira e molla che per la verità non sembra ancora concluso, il Movimento 5 Stelle è uscito allo scoperto dicendosi pronto ad abbracciare la causa di Edoardo Gaffeo, pronto a issare il vessillo grillino a Rovigo. In una nota firmata dalla coordinatrice provinciale Elena Suman, già anima del movimento ad Adria, si afferma con decisione: «Il Movimento 5 Stelle di Rovigo, in vista delle elezioni amministrative che interesseranno il Comune capoluogo, esprime il proprio supporto alla candidatura del sindaco uscente». Non una sorpresa, perché da parte di Gaffeo e del suo entourage c'è stato un lungo corteggiamento. Tanto che a fine gennaio, rompendo un lungo silenzio durato anni per quanto riguarda l'attività politica pentastellata a Rovigo, era stata diramata un'altra nota, nella quale si diceva che «pur non condividendo del tutto l'operato di questa amministrazione e ritenendo che su alcune questioni ci debbano essere degli approfondimenti e dei cambiamenti, il M5s conferma anche per le elezioni comunali, così come a livello nazionale, la propria appartenenza al campo progressista».
Il primo passo
La lettura data su queste pagine era stata che con quella frase, unita a un veemente attacco al Pd ed alla sua clamorosa gaffe dei cartelloni contro il sindaco appena dimessosi, si desse il via a una sorta di sostituzione fra Pd e M5s nella coalizione di pro-Gaffeo. Poco dopo era arrivata la precisazione, con una nuova nota: «In merito alla notizia relativa al tentativo di costruire una lista in sostegno al sindaco uscente Gaffeo non c’è stata nessuna decisione. Le uniche posizioni assunte dal Movimento, sono quelle di appartenenza al campo progressista, e questo non lo decide Rovigo, ma lo ha deciso già da tempo il Movimento nazionale con l’inizio del nuovo corso del presidente Conte».
Campo largo
Tuttavia, se da un lato si sostiene Gaffeo, dall'altra, nel comunicato diramato ieri, si fa riferimento al “campo largo” che in realtà si disconosce con la scelta di correre contro il Pd, che non si alleerà mai con l'ex sindaco dimessosi proprio per le divergenze con i dem: «Come dimostrano anche le recenti elezioni in Sardegna e come ricorda sempre il nostro presidente Conte, è necessario che le forze progressiste e civiche si uniscano per perseguire un progetto di sviluppo, che sia veramente finalizzato ad un rilancio dei territori, e che, lasciando alle spalle le recenti incomprensioni, permetta di costruire un fronte comune per battere sui contenuti una destra unita, che è causa dei danni derivanti delle amministrazioni passate e che stiamo pagando ancora oggi. Il Movimento 5 Stelle di Rovigo sarà un alleato che darà costante stimolo, e l’impegno sarà diretto a garantire stabilità all’azione dell’amministrazione comunale, attenzione ai bisogni e alle istanze dei cittadini. In linea con l’operato del Movimento a livello nazionale e del nostro presidente Conte, è necessario lavorare, uniti, per creare un progetto di ampio respiro, che assicuri a Rovigo un futuro migliore, che la faccia uscire da un impasse in cui versa ormai da troppo tempo, impostando un metodo di lavoro incentrato sulla pari dignità di tutte le forze politiche che condividono la visione di una Rovigo competitiva e attrattiva. Tenendo conto del lavoro che fino ad ora è stato fatto, quello che resta da completare, e quello che si dovrà iniziare, il Movimento 5 Stelle lavorerà affinché si crei un progetto politico stabile ed efficace per la nostra città».
Il Gazzettino