Eleonora uccisa a calci e pugni, fermato il marito: «Non ricordo nulla»

TRENTO- È stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato e portato in carcere a Trento, dove ha trascorso la notte, Marco Manfrini, l'uomo di 50...

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TRENTO- È stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato e portato in carcere a Trento, dove ha trascorso la notte, Marco Manfrini, l'uomo di 50 anni fermato ieri dai carabinieri dopo che era stato trovato accanto alla moglie, Eleonora Perraro, 43 anni, priva di vita. I contorni del caso sono quelli di un femminicidio. Sentito dai carabinieri e dal pm di turno, Fabrizio De Angelis, della Procura di Rovereto, alla presenza del difensore d'ufficio, Elena Cainelli, Manfrini ha infatti raccontato di non ricordare nulla dell'accaduto, se non di aver passato la serata nel pub Sesto Grado e, dopo la chiusura, di essere rimasto lì insieme alla moglie.


Quindi Manfrini ha raccontato di essersi svegliato con a fianco la moglie morta. Eleonora Perraro aveva chiari segni di percosse al volto ed ecchimosi sul corpo, mentre lui aveva i pantaloncini sporchi di sangue. I rilievi e le dichiarazioni confuse di Manfrini hanno portato gli investigatori a procedere al fermo per omicidio aggravato. A carico dell'uomo risulta inoltre esserci un ammonimento orale del Questore di Trento notificatogli il 28 agosto scorso. Quel giorno il Pronto soccorso di Rovereto aveva emesso un referto medico con il nome della moglie, che si era fatta visitare dopo una lite coniugale e aveva addosso segni di percosse. Si attendono i risultati dell'autopsia sul corpo della vittima. Lunedì, in carcere a Trento, invece, ci sarà l'interrogatorio di garanzia di Manfrini davanti al gip del tribunale di Rovereto.
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Il Gazzettino