Elena Cecchettin e l'attacco a Sanremo: Matteo Bussola, l'autore del testo: «Parole sull'amore non sui femminicidi»

Lo scrittore veronese sulle critiche alla performance degli attori di Mare Fuori: «Una polemica nata con premesse sbagliate»

Elena Cecchettin con il papà, gli attori di Mare Fuori e lo scrittore Matteo Bussola
MESTRE - «Una polemica nata con premesse sbagliate: il focus delle mie parole non era il femminicidio, quello che mi è stato chiesto è un pezzo sulle relazioni...

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MESTRE - «Una polemica nata con premesse sbagliate: il focus delle mie parole non era il femminicidio, quello che mi è stato chiesto è un pezzo sulle relazioni e sull'amore». Risponde con il suo tono di voce pacato e discreto Matteo Bussola, 52 anni, veronese della Lessinia, scrittore, fumettista e conduttore radiofonico che mai avrebbe immaginato di finire nel tritacarne social all'indomani delle sue frasi dedicate all'amore interpretate dagli attori di "Mare Fuori" durante la prima serata del Festival di Sanremo. E ancor meno avrebbe voluto urtare la sensibilità di Elena Cecchettin, la sorella di Giulia uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, che ha attaccato quei messaggi costruiti attorno a termini come "Ascolta, accogli, accetta, impara, verità, accanto".


«Io sono il primo ad essere dalla parte di Elena Cecchettin» premette Bussola. Eppure in una storia Instagram la giovane, riferendosi a quanto visto a Sanremo, ha scritto: «Di un siparietto intriso di pinkwashing le vittime di femminicidio e le tredici sopravvissute se ne fanno poco, sul serio non si poteva fare di meglio?», rilanciando quanto detto dalla scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli che ha definito le frasi di Matteo Bussola «roba da Baci Perugina». Proprio lui che nei suoi libri, editi da Einaudi, ha spesso con delicatezza scavato nell'animo umano, sia femminile come in "Rosmarino non capisce l'inverno" che maschile come nella raccolta di racconti "Un buon posto in cui fermarsi".

ATTACCHI
I messaggi lanciati all'Ariston dallo scrittore veronese avevano da subito agitato l'animo nei social, tanto che ha sentito la necessità si fare chiarezza in un lungo commento su Facebook. «Vedo che più di una persona sta esprimendo legittime critiche al pezzo, che mi prendo senza problemi - dice - ma mi pare che alcune fra queste, quasi tutte in verità, si basino su un fraintendimento». Spiega quindi che quanto scritto per gli attori della serie tv non è legato alla violenza sulle donne. «Non mi è stato commissionato un testo sul femminicidio - prosegue - mi è stato chiesto un pezzo sulle relazioni che non a caso si chiama "Le nuove parole dell'amore"». Si tratta quindi di una sorta di veloce glossario sulle relazioni sane, contro quelle tossiche cercando anche parole nuove. Un pezzo rivolto alle nuove generazioni, «da qui la scelta di farlo leggere ai giovanissimi attori e attrici di "Mare Fuori", perché in questo senso sembravano gli interlocutori più credibili».

IL CONDUTTORE
A creare l'inghippo sono probabilmente state le parole introduttive del conduttore del festival. «Amadeus - spiega Bussola - presentando la performance, dice che si tratta di un glossario di parole d'amore, solo che poi ha aggiunto il passaggio sul femminicidio che ha cambiato in parte "colore" al contesto e che ha fatto inalberare alcune persone, perché è ovvio che i femminicidi non c'entrino mai nulla con l'amore».


Dopodiché è pur disposto ad accettare le critiche di superficialità legate però alla compressione dei tempi televisivi: tre minuti quelli a lui dedicati. «In tre minuti puoi giusto buttare lì delle provocazioni, sperare di aprire qualche piccolo spiraglio - conclude - insomma chi si aspettava dal sottoscritto un saggio di Bell Hooks mi sa che non ha idea di che cosa voglia dire stare all'interno di tempi stretti, scrivere per un contesto super pop come quello di Sanremo, con la necessità di rivolgersi a un pubblico vastissimo con parole le più dirette e inclusive». Quanto ad Amadeus ieri ha rilanciato: «Esprimo il massimo dolore per quello che è accaduto a Elena Cecchettin e alla sua famiglia. E rispetto il suo parere, ma secondo me l'intervento di "Mare Fuori" è stato bello».
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Il Gazzettino