«Se non fai l'elemosina non entri al parco giochi dei bambini»

Padova- «Se non fai l'elemosina non entri al parco giochi dei bambini»
PADOVA La richiesta di un obolo per poter accedere al giardino di piazza Azzurri d'Italia, la fontana del parco riservato a bambini e anziani trasformata in doccia e perfino...

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PADOVA La richiesta di un obolo per poter accedere al giardino di piazza Azzurri d'Italia, la fontana del parco riservato a bambini e anziani trasformata in doccia e perfino bidet a cielo aperto, danneggiamenti dei giocattoli e conseguenti liti fra adulti, cestini svuotati una volta la settimana, carenza di panchine. Queste alcune delle forti lamentele che arrivano dai residenti di San Carlo e dintorni che, esasperati, hanno richiesto l'intervento della polizia locale più volte solo la scorsa settimana. «La situazione è precipitata da qualche settimana perchè ogni mattina arriva il camper di una famiglia rom, pare che stazionino dalle parti di San Giuseppe, che parcheggia su piazzale Azzurri d'Italia e, mentre il marito prende un camion lasciato durante la notte, il resto della famiglia mamma e  cinque bambini entrano al parco - racconta una nonna - Io frequento il giardino tutti i giorni con il bel tempo, ma sta diventando molto difficile. A volte le famiglie rom sono 2 e i piccoli diventano oltre una decina senza sorveglianza. Le liti si sprecano». Sedute su una panchina due anziane signore raccontano le loro disavventure. «Qualche giorno fa stavamo entrando, ma c'era la signora rom sul cancello, pretendeva un'offerta per farci entrare, una cosa inconcepibile, e non è stata l'unica volta - dice una delle due anziane mentre l'altra scuote la testa - è intervenuta un'altra persona e siamo riuscite a passare. Poi la donna è entrata coi bambini e come fa spesso, si è avvicinata alla fontana, ha spogliato i figli e si è messa a lavarli poi i bimbi solo con una maglietta addosso hanno iniziato a correre dappertutto disturbando, ma anche lei l'abbiamo vista fare il bidet sulla fontanella. È un'indecenza qui ci sono tanti piccoli».

LE AGGRESSIONI
Liti che scoppiano troppo spesso e sulle quali interviene anche il sorvegliante per calmare le acque. Qualche giorno fa la rom si è messa a litigare e poi ha alzato le mani su una mamma incinta che fortunatamente è stata subito difesa, come racconta un altro frequentatore del parco che ogni pomeriggio vede arrivare con genitori e nonni una sessantina di bambini.

«In una giornata abbiamo richiesto l'intervento dei vigili per ben 3 volte, una anche il guardiano - sottolinea un papà - vogliamo stare tranquilli». «I piccoli picchiano i nostri figli, rompono i loro giocattoli, i bambini sono tutti uguali non vogliamo impedire che usino il giardino perché sono zingari - interviene una mamma - ma devono comportarsi civilmente, se vogliono giocare possono farlo ma devono comportarsi bene. Purtroppo se la madre c'è non interviene anzi, diventa aggressiva di fronte ai rimproveri spesso molla qui i bambini e se ne va». I genitori all'unisono chiedono che chi di competenza intervenga per ristabilire l'ordine in un parco tra i più frequentati del quartiere. I genitori lamentano non solo difficoltà di convivenza, ma anche problemi oggettivi. «Abbiamo recuperato delle vecchie sedie da giardino gettate vicino ai cassonetti dei rifiuti perché servirebbe qualche panchina in più - afferma una mamma - e anche qualche altra giostrina. Poi c'è il problema dei cassonetti posti proprio all'ingresso e d'estate la puzza è insopportabile come quella dei cestini che vengono svuotati una volta la settimana. Manca anche un bagno».
Luisa Morbiato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino