Crollo degli ordini, Electrolux taglia la produzione: i contratti a termine non saranno rinnovati

La linea di produzione dei frigoriferi Electrolux
SUSEGANA - La frenata del mercato, riduce la produzione: Electrolux annuncia un taglio di circa centomila frigoriferi per lo stabilimento di Susegana per il prossimo anno. A causa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SUSEGANA - La frenata del mercato, riduce la produzione: Electrolux annuncia un taglio di circa centomila frigoriferi per lo stabilimento di Susegana per il prossimo anno. A causa delle previsioni di un calo della domanda dovuto al contesto economico, la multinazionale dell'elettrodomestico si prepara a rivedere al ribasso i volumi produttivi: se per l'annata in corso il tetto massimo era stato fissato a 860mila pezzi, nel 2023 - stante la situazione attuale - si ipotizza di realizzarne non più di 750mila. La contrazione è stata comunicata nell'incontro svoltosi ieri, 22 novembre, tra i rappresentanti dell'azienda e le Rsu di Fiom, Fim e Uilm.

IL CALENDARIO
Secondo quanto riferito da fonti sindacali, la prospettata flessione delle vendite rallenta anche i programmi di sviluppo della nuova fabbrica Genesi: il doppio turno non sarà attivato, con ogni probabilità, prima della prossima estate, per ora si procederà con un ciclo unico da otto a giornata. Nell'immediato, comunque, non sono state richieste nuove giornate di cassa integrazione oltre a quelle già fissate per i mesi di novembre e dicembre, vale a dire: da oggi al 25 novembre, 28 e 29 novembre e 9 dicembre. Resta da confermare la giornata del 22 dicembre. Le ferie natalizie sono in calendario dal 23 dicembre all'8 gennaio prossimi: il rientro al lavoro dunque avverrà lunedì 9. Anche se le Rsu hanno espresso riserve sul fatto di conteggiare due giorni di ferie e due di permessi Par, poiché la cig riduce il monte ore di questi istituti a disposizione dei lavoratori.

IL NODO


Tra i punti sul tavolo durante il confronto anche il destino dei dipendenti con contatti a termine: l'azienda ha fatto sapere che i precari con una presenza complessiva di un anno (o che hanno già avuto quattro proroghe) in scadenza entro dicembre non saranno più rinnovati, salvo una piccola quota. Solo per quanti vanno a termine il 7 dicembre, si tratterebbe di una sessantina di persone. I rapporti a tempo per i quali non sono ancora stati raggiunti i requisiti massimi, invece, dovrebbero essere in gran parte confermati. Va notato, comunque, che alla fine dell'incontro non è stato firmato alcun accordo. Si prospettano mesi caldi dunque per Electrolux. A fronte di una perdita di introiti superiore ai 55 milioni di euro negli ultimi sei mesi di attività, il colosso svedese nelle scorse settimane ha annunciato la volontà di lasciare a casa circa 4mila dei suoi addetti a livello globale, ovvero circa l'8% delle 52mila posizioni in organico in tutto il mondo. La maggior parte dei licenziamenti, secondo quanto reso noto, si concentrerà nel Nord America, ma anche l'Europa, e l'Italia, purtroppo non saranno esenti. Secondo le ultime indiscrezioni i 300 esuberi relativi al Belpaese non dovrebbero interessare lo stabilimento di Susegana, così come il polo milanese di Solaro (lavastoviglie), venendo suddivisi in parti pressoché uguali tra le altre due sedi tricolori della società scandinava, Porcia, nel pordenonese, e Forlì, in Romagna, specializzate rispettivamente in lavatrici e forni e piani cottura. Nella Marca e in Lombardia, nonostante le difficoltà del periodo, gli investimenti al momento sono confermati.

    
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino