Fabbrica bollente, all'Electrolux arrivano i tecnici: «E' caldo, ma si può lavorare»

L'Electrolux di Conegliano
CONEGLIANO - Alla Electrolux arriva una squadra di tecnici esterni per la misurazione delle temperature all'interno della fabbrica. Il risultato è che sussistono...

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CONEGLIANO - Alla Electrolux arriva una squadra di tecnici esterni per la misurazione delle temperature all'interno della fabbrica. Il risultato è che sussistono pienamente le condizioni per poter continuare a lavorare. Sulla base di quanto analizzato dall'incaricata Necsi, «la sicurezza è garantita e non ci sono rischi di sorta per la salute dei lavoratori, bensì solo situazioni di "discomfort", gestibili correttamente attraverso le procedure puntualmente messe in campo dall'azienda».

LA PROTESTA
Si aggiunge dunque un'ulteriore puntata nella vicenda legata al forte caldo che da inizio settimana sta affliggendo gl i operai degli stabilimenti di Susegana. Nella giornata di mercoledì, 160 addetti avevano lasciato le proprie postazioni nei rispettivi reparti, non riuscendo a reggere la mordente calura: alcuni erano usciti prima del suono della sirena del primo turno (che ha termine alle 14, ndr.), altri non si erano presentati al concomitante inizio del secondo. «Oggi (ieri per chi legge), già alle 9,30 i nostri termometri registravano i 30 gradi nei locali della fabbrica "vecchia" - ha detto l'esponente delle Rsu aziendali, Augustin Breda - È bene ricordare che le catene di montaggio costringono a un ritmo vincolante e non ci sono congrue pause per il ristoro dovuto: si rischia lo stress termico».

L'AUTOTUTELA


Le Rls interne avevano già decretato il regime di sospensione in autotutela e, in questa seconda giornata, «un numero ancor maggiore di operai ha rinunciato a continuare la propria attività ed è rientrato a casa» ha spiegato il sindacalista. Non è dello stesso avviso la direzione della Electrolux che, tabulati alla mano, conferma che il numero di addetti che hanno timbrato l'uscita anzitempo (o che non si sono presentati nel pomeriggio) è in linea con quello del giorno prima: circa il 20% degli 800 manovali. Il colosso svedese, inoltre, ricorda che, per far fronte al caldo di questO fine agosto, era già previsto l'accensione anticipata degli abbattitori adiabatici e la distribuzione di acqua, integratori e angurie. In aggiunta, la direzione ribadisce di aver dato la disponibilità ad attivare un orario speciale per evitare l'attività nelle ore più calde. Le proposte messe sul tavolo (slittamento dei turni di lavoro) non erano però state accettate dai delegati sindacali. Adesso l'auspicio di entrambi i fronti è quello di un rapido ritorno a temperature più miti, ma le previsioni meteo annunciano un'altra giornata da "bollino rosso" anche per oggi. Nel frattempo, resta da sciogliere il nodo di come l'azienda vorrà inquadrare le ore di assenza degli operai: «Scopriremo quale sarà stata la decisione dei vertici il prossimo 10 settembre, giorno in cui arriverà lo stipendio - ha concluso Breda - . Di lì, decideremo come muoverci».
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Il Gazzettino