PORDENONE - Rialzo dell'utile in Electrolux. La multinazionale svedese ha chiuso il terzo trimestre mettendo a segno un incremento dell'utile netto del 42% a 933 milioni...
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Numeri che rappresentano solo un segnale nonostante nel terzo trimestre in Europa sia rallentata la crescita della domanda di elettrodomestici. Ma complessivamente il mercato è rimasto invariato rispetto all'anno precedente. L'Europa occidentale ha registrato una lieve ripresa, pari all'1% mentre l'Europa orientale ha subito una diminuzione del 4%. La domanda è aumentata nel Regno Unito, nei Paesi Iberici, in Svizzera e nei Paesi del Benelux mentre è diminuita in Scandinavia e in Italia. La contrazione verificatasi nell'Europa dell'est va collegata - stando alla relazione che accompagna i conti del periodo luglio-settembre - principalmente alla situazione della Russia e dell'Ucraina. Relazione in cui Stoccolma (dopo avere chiuso a maggio l'accordo triennale salva-fabbriche in Italia) annuncia l'"investigazione" (per valutarne la chiusura o meno) di due stabilimenti di elettrodomestici, uno in Svezia e l'altro n Svizzera. E proprio nel giorno in cui sono stati resi noti i risultati trimestrali il presidente del Veneto Luca Zaia era in visita nello stabilimento Electrolux di Susegana. «Lo stabilimento - ha detto Zaia - riconquista una produzione da primato: 760 mila frigoriferi quest'anno con una nuova commessa da 40 mila pezzi iniziata oggi per la Smeg. Sono dunque sospesi i contratti di solidarietà e in fabbrica si lavora a otto ore. È stato fatto il punto sullo stato delle cose, visto - ha ricordato il governatore - che veniamo da un contenzioso che ci ha impegnato per mesi: il risultato è che quest'azienda adesso sta lavorando su due turni e nuovi prodotti».
Intanto a Orcenico (Pordenone) torna rovente il fronte Ideal Standard. La società - che in agosto ha fermato la produzione nello stabilimento di ceramica sanitaria con 400 addetti - nei giorni scorsi aveva annunciato lo smantellamento di alcuni impianti produttivi per trasferirli nello stabilimento bellunese di Trichiana. Ma quei macchinari sono ritenuti indispensabili dalla Cooperativa Idealscala e dal sindacato che stanno lavorando a un progetto industriale per la possibile ripartenza del sito. Ieri mattina gli operai hanno presidiato la fabbrica impedendo all'impresa di manutentori di entrare. Ore di tensione che sono terminate con la mediazione della Prefettura di Pordenone. Il vertice di Ideal Standard ha concesso una tregua: fino a domani nessun impianto sarà smontato e portato via. Domani è previsto un incontro tra la multinazionale e la Cooperativa che sta lavorando al piano di rilancio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino