Electrolux, nessun ordine all'orizzonte: l'autunno porta nuove chiusure

Ancora agitazione all'Electrolux di Porcia
PORDENONE - Duro anche il mese di ottobre per lo stabilimento Electrolux di Porcia. Nonostante i contratti di solidarietà che si sono resi necessari per evitare esuberi a...

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PORDENONE - Duro anche il mese di ottobre per lo stabilimento Electrolux di Porcia. Nonostante i contratti di solidarietà che si sono resi necessari per evitare esuberi a fronte del fatto che non ci sono nuovi ordini, almeno sino ad ora, neppure per la fine dell'anno, saranno comunque necessarie almeno due, forse tre giornate di chiusura totale dello stabilimento. Non c'è la certezza definitiva, ma è quello che emerge da una serie di incontri tra i lavoratori e le Rsu interne della fabbrica. Come dire un altro colpo alla produzione che oramai si sta assottigliando sempre di più.


La speranza è che almeno per la fine dell'anno si possa invertire la tendenza con l'arrivo di nuovi ordini che possano scongiurare nuove giornate di chiusura. Allo stato, però, pare non esserci nulla all'orizzonte.

Intanto le organizzazioni sindacali rinnovano al Governo la convocazione di un tavolo generale sul settore dell'elettrodomestico in grossa difficoltà e nel dettaglio un altro tavolo per parlare della crisi Electrolux che a questo punto rischia di essere strutturale con tutti i rischi che ne conseguono.
Intanto a prendere posizione è anche la senatrice del Pd, Tatiana Rojc. «Abbiamo capito che dalla prossima legge di bilancio nazionale non possiamo attenderci nulla per la manifattura e quindi Electrolux non sarà coinvolta da nessuna nuova misura per il rilancio della filiera dell'elettrodomestico, come pure aveva spiegato la sottosegretaria Bergamotto rispondendo alla collega Serracchiani. Per questo ho sottoscritto senza esitare l'interrogazione del senatore Tino Magni (Avs), tornando a chiedere al Governo attenzione per il sito di Porcia e misure idonee al rilancio per il settore. Ormai da molti mesi stiamo chiedendo che arrivino gli annunciati sostegni alla filiera del bianco promessi dal Governo e aggiunge la senatrice continuano, anche da parte dei sindacati anche di altri siti produttivi, le richieste di convocazione di tavolo di crisi ministeriale specifico per i produttori di elettrodomestici in Italia. Bisogna intervenire con una strategia difensiva prima che esploda l'emergenza e non, come pare faccia l'assessore regionale Bini, confidare nella buona volontà di Electrolux».


«Correttamente il consigliere Nicola Conficoni ha fatto notare che Electrolux è in difficoltà mentre puntualizza Rojc ci sono altri produttori che aumentano il fatturato. Occorre che con il ministero si capisca se la strategia industriale del gruppo svedese è la più adeguata a fronteggiare la crisi, salvaguardando competitività e posti di lavoro». Prima che sia veramente troppo tardi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino