Effetto “arancio”, Actv taglia le linee per Murano e Lido

Corse tagliate per Lido e Murano
VENEZIA - Con la nuova ordinanza del Ministero della Salute scattano le modifiche ai trasporti, che comporteranno il taglio delle linee “veloci” 3 e 6 di...

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VENEZIA - Con la nuova ordinanza del Ministero della Salute scattano le modifiche ai trasporti, che comporteranno il taglio delle linee “veloci” 3 e 6 di collegamento con le isole. Il provvedimento, voluto dal Comune attraverso la controllata Actv, è stato scelto in seguito all’entrata in vigore della fascia arancione in cui figura la regione Veneto. L’azienda di trasporti ha comunicato ufficialmente il taglio ieri sera: «Avm/Actv informa che a partire da lunedì 11 le linee 3 P.le Roma-Murano (e viceversa) e 6 (P.le Roma-Lido Sme e viceversa) saranno sospese. Le medesime tratte vengono regolarmente servite dalle linee circolari 4.1/4.2 e 5.1/5.2 con frequenza di una corsa ogni 20 minuti per linea e percorsi in sovrapposizione lungo tutta la percorrenza (escluso il Canale della Giudecca)».


La decisione è stata criticata dal Pd. «Si tratta di tagli inaccettabili, che da un lato andranno ad aumentare il rischio di sovraffollamenti sulle linee residue, e dall’altro renderanno più complicati gli spostamenti per le isole, con ulteriori disagi che si aggiungono a quelli attuali causati dai tagli già effettuati», scrivono Monica Sambo e Alessandro Baglioni. «Riteniamo profondamente sbagliato voler penalizzare proprio le isole. Per quanto riguarda la linea 3 i residenti di Murano sono già in enorme difficoltà dati i tagli attuati anche da Alilaguna. Per  le isole di Lido e Pellestrina la soppressione della linea 6 comporta il dimezzamento dei collegamenti normalmente utilizzati per recarsi alla stazione e a Piazzale Roma, con pesanti disagi per chi deve interscambiare tra autobus e motoscafo». A pagare il taglio sono quindi i residenti e i pendolari, sottolinea il Pd, definendo “essenziale” il collegamento tra Murano, Lido e i principali hub di comunicazione pendolare: «È evidente che si penalizzano i residenti e i pendolari delle isole, zone che hanno già evidenti disagi proprio per la loro distanza e conformazione. Non è accettabile che vengano attuati tagli al servizio pubblico essenziale, in particolare per zone così delicate». Gli esponenti del partito in Consiglio comunale fanno presente anche che in un periodo delicato come questo le difficoltà nel settore dei trasporti rischiano di ripresentarsi come in passato: «È impensabile che si pensi di tagliare proprio nel periodo di pandemia, non possiamo fermare la città i suoi residenti e lavoratori». Infatti, un ulteriore rischio legato alla diminuzione delle corse è che tutti coloro che normalmente si riversano nelle linee dirette, dovendosi servire delle alternative più lente, vadano a riempire in eccesso proprio i mezzi di linea 4.1/.2 e 5.1/.2. Un fattore che potrebbe comportare assembramenti e possibili problemi negli imbarcaderi.

Da ultimo, il cambiamento applicato dalla direzione navigazione sui diversi orari riguarda anche i lavoratori, che a meno di 48 ore di distanza dall’avvio della soppressione, dovrà adattarsi alle modifiche, come recita un documento interno: «Il personale che ha in “Bibbia” tali turni dovrà considerarsi disponibile ed attenersi alle varianti giornaliere». Motivi per cui il partito ha scelto di presentare una interrogazione, prendendo posizione ufficialmente.

 

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Il Gazzettino