TRENTO - Una lettera indirizzata ai genitori dei suoi alunni di una 2. liceo con la sua netta la contrarietà al progetto di educazione sessuale: scoppia il caso della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La docente di scienze continua la lettera dicendo che “Il corso dovrebbe essere neutrale. Ma, nel momento in cui si impone che, in vista dello stesso, la classe riceva una lezione sugli aspetti anatomici e fisiologici della riproduzione (nonostante ciò non c'entri nulla con la programmazione annuale dell'insegnamento di scienze naturali) è evidente quale approccio alla sessualità stiamo avallando e quale invece mostriamo di disprezzare. E questo avviene anche nel momento i cui si calpestano il pudore e la purezza, invitando i ragazzi a confrontarsi liberamente sulle proprie esperienze e aspettative sessuali”.
Stando alle sue parole, infatti, l’insegnante sarebbe convinta che “L’educazione sessuale dei figli spetta soltanto alla famiglia. L’educazione si realizza, gradualmente e pienamente, solo nella famiglia i cui il ragazzo è accolto, allevato ed amato”. La lettera ha un passaggio molto forte: “Da una sessualità spogliata dalla componente procreativa scaturiscono la pornografia, la pedofilia, l’ideologia omosex, la promiscuità sessuale”.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino