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PADOVA - Si sblocca dopo anni lo sviluppo urbanistico di una delle aree più importanti della città. Il terreno ex Ifip, davanti alla chiesa della Pace, oggi proprietà si Industrie edili holding spa di Candeo e Pedrina, sarà trasformato. Subito nasceranno uno studentato da 430 posti e una serie di appartamentini, 120, per anziani. Ma ci sarà spazio anche per un terzo edificio e un quarto più piccolo (4 piani). L'importante per la collettività è che il piano urbanistico è stato modificato secondo le intenzioni dell'architetto Boeri incaricato dal Comune di redarre il nuovo Piano regolatore generale. E dunque le 6 palazzine che era possibile edificare sono diventate quattro. Questo permetterà la creazione di un parco da 11.600 metri quadrati, con un verde complessivo di 21.896.
Il parco-giardino in pratica sarà il polmone verde di congiunzione fra la camminata ciclopedonale sopraelevata che arriverà dalla stazione per dirigersi verso parco Tito Livio, l'ex piazzale Boschetti.
I DETTAGLI
Agostino Candeo ha poi spiegato i dettagli. Lo studentato, alto nove piani, sarà il primo a partire verso la fine dell'anno. Subito dopo seguirà la senior house come è stata chiamata. Per entrambi durata dei cantieri due anni. Investimento sul primo 25-30 milioni e 24-25 milioni sul secondo. «Però sono stime, al momento attuale è quasi impossibile stabilire un prezzo».
Perché uno studentato? «A Padova ogni anno ci sono 4mila studenti stranieri che si iscrivono» ha risposto Candeo. «Quindi sarà questo edifico a partire, prevediamo entro l'anno, mentre l'altro è ancora in fase di progettazione ma vi troveranno posto anziani del tutto autosufficienti che vogliono avere determinati servizi, dal cinema al ristorante. Il terzo edificio, il più vicino alle due rotatorie di uscita del terminal bus, non l'abbiamo ancora pensato: potrebbe essere un albergo». Candeo è impegnato anche su altri fronti. «In aprile scatteranno i lavori per l'Onda palace» in tangenziale ovest. Mentre a breve ci sarà il piano per l'area accanto a quella pubblica a Padova est, destinata al nuovo ospedale.
IL VANTAGGIO
Per la collettività il vantaggio è che se prima non era previsto alcuno spazio verde pubblico ora si sono ottenuti: un parco e una diminuzione di consumo di suolo. Il Comune inoltre potrà anche monetizzare. Dalla delibera che ha autorizzato la modifica del Piano urbanistico secondo i dettami Boeri, si deduce infatti che secondo gli standard in vigore la società avrebbe dovuto realizzare dei parcheggi pubblici. Ma tenendo conto che la zona è molto servita dal trasporto pubblico e già ben dotata, si è preferito privilegiare le aree verdi con l'impegno della proprietà di fare 4mila metri in più e di dare al Comune 512mila euro per compensazione dei mancati posti auto. Altri 551 mila arriveranno per il fatto che anche l'edificio dello studentato avrebbe avuto avere una dotazione standard di parcheggi. Se ne faranno di meno e il resto verrà monetizzato.
GIORDANI
«I proprietari dell'area infatti avrebbero potuto edificare seguendo il vecchio Pua, invece attraverso un confronto e un dialogo tra i loro legittimi interessi e gli interessi delle collettività siamo riusciti a migliorare sensibilmente il progetto dell'area. Non ultimo, si apriranno due importanti cantieri che significano posti di lavoro assicurando anche ricadute su tutta la filiera delle aziende locali collegate».
L'ASSESSORE RAGONA
«Guadagniamo una vastissima area verde che permetterà di riqualificare e valorizzare anche il tempio della Pace e ci permetterà tra poco più di due anni di cambiare volto all'area della stazione di Padova secondo il grande progetto presentato assieme all'architetto Boeri qualche mese fa».
Il Gazzettino