Locomotiva-Belluno: l'export vola e la provincia veneta brilla: l'occhialeria traina tutti

Belluno al primo posto per l'incremento di esportazioni rispetto al 2022, con grande distacco su province come Padova

Locomotiva-Belluno: l'export vola e la provincia veneta brilla: l'occhialeria traina tutti
BELLUNO - Export a gonfie vele per le imprese della provincia di Belluno nei primi sei mesi dell’anno, con un aumento a doppia cifra, mentre calano le importazioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BELLUNO - Export a gonfie vele per le imprese della provincia di Belluno nei primi sei mesi dell’anno, con un aumento a doppia cifra, mentre calano le importazioni dell’8,2 per cento. Secondo l’ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Treviso – Belluno, l’aumento delle esportazioni è stato addirittura del 14,8%, grazie principalmente a occhialeria e macchinari. Cambio di segno invece per quanto riguarda la provincia di Treviso, dove le esportazioni hanno rallentato dello 0,6%, mentre l’import ha segnato una flessione del 7,3%. E Belluno così svetta in Veneto: locomotiva in regione grazie all’occhialeria, che è a più 18,3% nei primi sei mesi 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Doppi persino Padova (seconda provincia in Veneto) nell’aumento delle esportazioni nel primo semestre rispetto all’anno precedente.


LE CIFRE
Nella prima metà dell’anno 2023 le esportazioni bellunesi hanno sfiorati i 2,9 miliardi di euro, grazie soprattutto al dato in positivo dell’occhialeria: 74,6% delle vendite provinciali all’estero è stato realizzato da tale comparto (quasi 2,2 miliardi di euro nel semestre, con un aumento del +18,3% sul 2022). Altro dato interessante, è che i due terzi delle esportazioni del periodo considerato sono dirette verso i mercati extra Unione Europea (+17,6% su base annua) ed in particolare verso gli Stati Uniti, che si sono dimostrati primo mercato di riferimento con quasi il 30% delle vendite complessivamente realizzate all’estero (+4,5% sul 2022). Fra le maggiori crescite, rispetto alla variazione percentuale media, le vendite verso Turchia (+99,6%), Cina e Hong Kong (+52,6%), Emirati Arabi (+35,4%) e Messico (+33,5%). Al netto dell’occhialeria l’aumento su base annua dell’export bellunese è stato del +5,5%, risultato al quale hanno contribuito in particolare le vendite di macchinari (+15,8%), ed i prodotti di elettronica e le apparecchiature di precisione (+13,8%). In contrazione, rispetto al primo semestre 2022, le esportazioni di prodotti tessili e di abbigliamento (-24,2%) e di prodotti in gomma o plastica (-7%). Riguardo le importazioni, i principali mercati di approvvigionamento per le imprese bellunesi si confermano Cina e Hong Kong, da cui proviene quasi il 36% degli acquisti provinciali e che vede una flessione su base annua del -11,5%. Segno più invece per gli acquisti da Croazia (78,2%), dai mercati infra ex estra Ue, e Brasile (+94%).


IL TREND


«Un rallentamento nell’export regionale e delle nostre province incomincia ad essere evidente, guardando in particolare alle dinamiche del secondo trimestre – afferma Mario Pozza, Presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno|Dolomiti – Se restiamo al bilancio al primo semestre 2023, possiamo ancora parlare di tenuta dell’export, senza troppo consolarci però: l’export veneto cresce del +3,2% su base annua». «Ma forse l’aspetto più rilevante per il semestre è la conferma del trend di riduzione delle importazioni - prosegue Pozza -. Questa flessione è un effetto combinato di normalizzazione dei prezzi all’import, come anche di rallentamento complessivo dell’economia, che genera minori fabbisogni di beni input. Se consideriamo i dati del Veneto, troviamo una chiara evidenza statistica a tutto ciò: l’import regionale scende del -4% in quantità (minori input) con una più che proporzionale decrescita in valori (-7,9%). Riguardo i mercati, la frenata dell’economia tedesca condiziona inevitabilmente gli scambi commerciali delle nostre province, come pure l’apporto ancora sotto tono della Cina. Ma ci sono anche mercati in crescita (Turchia, Messico ed Emirati Arabi). Il nostro compito è proseguire nel supportare le imprese nell’esplorazione e consolidamento di queste nuove opportunità di business. Abbiamo, infatti, un sistema camerale con Assocamerestero, l’associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero e Venicepromex, l’agenzia per l’internazionalizzazione del Veneto che vi supportano con assoluta competenza e approfondita conoscenza dei mercati esteri, per una internazionalizzazione di successo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino