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L’effetto del Covid, il clima di incertezza ormai quasi permanente che annebbia l’immagine del futuro, la fuga dal consumo rivolto alla semplice soddisfazione di un desiderio. E quindi il ritorno al bene “rifugio”, quello a lungo termine. Con un neo, bello grosso, rappresentato dal mercato dell’auto. Ecco, quello no che non si è ripreso, anche a causa della crisi dei componenti che rallenta la produzione dei veicoli. In totale, secondo la relazione presentata da Findomestic, nel 2021 in Friuli-Venezia Giulia sono stati spesi 1,6 miliardi di euro in beni durevoli, il 12,1% in più rispetto al 2020, che però è anche fra gli incrementi più bassi (terzultimo posto dopo Marche e Umbria) registrati in Italia. C’è stato tuttavia un aumento del 6,3% del reddito medio (22.717 euro) che colloca la regione al 6° posto in Italia. Nell’ultimo anno le famiglie friulane hanno speso in media 2.894 euro per nucleo nell’acquisto di durevoli, 175 euro in più rispetto alla media nazionale, ma 248 in meno rispetto a quella del Nord-est. Le famiglie di Pordenone sono quelle che hanno speso mediamente di più (3.010 euro per nucleo), seguite da quelle di Udine (2.961), Gorizia (2.796) e Trieste (2.684).
Il quadro della situazione
«La crescita della spesa in beni durevoli in Friuli-Venezia Giulia - commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – non ha raggiunto nel 2021 le performance nazionali soprattutto a causa di una ripresa limitata della spesa per l’acquisto di auto nuove: +2,2% per 348 milioni di euro.
I numeri di Pordenone
Con 21.246 euro (+5,8%), i pordenonesi si collocano al 37esimo posto tra le 107 province italiane per reddito medio più elevato. Un dato che ha sostenuto gli acquisti di beni durevoli cresciuti nell’ultimo anno del 10,6% a 404 milioni di euro e la spesa media per famiglia: 3.010, la più alta in regione. A Pordenone sono stati spesi 91 milioni di euro, come nel 2020, per acquistare auto nuove, 118 milioni per le usate (+10%) e 7 per i motoveicoli (+11,1%). Nel comparto casa sono i mobili (91 milioni di euro) a canalizzare i maggiori volumi di spesa (+18,6%, al 74° posto per crescita in Italia) seguiti da “elettrodomestici” (34 milioni, +16,8%) ed elettronica di consumo: 15 milioni di euro per un incremento del 46%. Per l’information technology i consumi sono aumentati del 2,5% (16 milioni di euro), mentre per il segmento della telefonia (33 milioni di spesa nel 2021) la crescita è stata dell’8,7%.
I dati di Udine
Nell’ultimo anno il reddito medio pro-capite degli udinesi è aumentato del 6,9% arrivando a 22.860 euro. Registrato un incremento del 12,6% nella spesa complessiva in beni durevoli (721 milioni, cifra più alta in regione) grazie soprattutto agli acquisti di auto usate (211 milioni di euro, +12,1%) e mobili (171 milioni, + 19,3%). Nel 2021 l’incremento di spesa in auto nuove è stato del 3,7% (media nazionale 6,5%) con 154 milioni complessivi e del 20,9% nel segmento motocicli che tocca i 12 milioni di euro. A Udine si segnala il primato regionale di spesa in elettrodomestici (60 milioni, +17,1%) ed elettronica di consumo: 27 milioni di euro grazie alla seconda performance di crescita in Italia (+52,6%). L’information technology vale 28 milioni (+2,7%), mentre il comparto telefonia ha raggiunto in provincia i 59 milioni. Nel 2021 le famiglie di Udine hanno speso in beni durevoli mediamente 2.961, il 13,3% in più rispetto al 2020.
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Il Gazzettino