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BASSANO DEL GRAPPA - Nuovo ecocardiografo con intelligenza artificiale all'ospedale di Bassano. Frutto di un investimento di circa 150 mila euro, la nuova apparecchiatura riduce drasticamente la durata degli esami e allo stesso tempo mette a disposizione degli specialisti un maggiore numero di informazioni.
Ecocardiografo di ultima generazione
L’intelligenza artificiale entra nella Cardiologia del San Bassiano, dove è stato installato da pochi giorni un nuovo ecocardiografo all’avanguardia, dotato appunto di un sofisticato sistema di auto-analisi dei dati raccolti. Ma questo è solo uno dei tanti vantaggi della nuova apparecchiatura, come spiega il dott. Fabio Chirillo, Direttore della Cardiologia dell’ospedale di Bassano del Grappa: «Sicuramente vi è una migliore qualità delle immagini e questo consente non solo una maggiore accuratezza diagnostica, ma anche di poter svolgere l’esame in pazienti nei quali tipicamente l’esame ecografico presenta difficoltà di visualizzazione, come ad esempio nei gravemente obesi piuttosto che nei soggetti affetti da enfisema. In questi casi a volte diventa necessario ricorrere a esami con metodiche diverse, più invasive o comunque meno ripetibili, come tac o risonanza, ma con questa nuova apparecchiatura questi casi si ridurranno in modo significativo».
Intelligenza artificiale
Ma, come anticipato, è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale la vera peculiarità di questa apparecchiatura: «Questo ecocardiografo è uno dei primi a integrare un sistema di intelligenza artificiale - spiega ancora il dott.
Diagnosi precoce
La possibilità di studiare questo tipo di alterazione consente una diagnosi precoce, utile soprattutto in alcuni pazienti, come ad esempio i malati oncologici che devono assumere farmaci potenzialmente cardiotossici. Questa informazione dovrà essere condivisa tra Cardiologia e Oncologia per la scelta della migliore strategia terapeutica nel singolo paziente. L’esame di queste fibre era possibile anche in passato, ma risultava molto complesso, mentre ora anche questa funzione è automatizzata e dunque diventa molto rapida e riproducibile, consentendoci di tenere sotto controllo passo dopo passo i pazienti più a rischio». Il tutto per un’apparecchiatura destinata a essere utilizzata su una grande varietà di pazienti, in quanto consente di indagare tutte le problematiche cardiache, dalla malattie del muscolo e delle valvole fino alle patologie cardiache congenite. «Con questa nuova apparecchiatura diagnostica - sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza - la Cardiologia del San Bassiano si pone al top per quanto riguarda la capacità diagnostica. Come Direzione confermiamo dunque il nostro impegno a continuare a investire nel San Bassiano, mantenendo la sua vocazione di ospedale ad altissima tecnologia. Queste tecnologie però non sono fini a se stesse: sono finalizzate a dotare i nostri professionisti dei migliori strumenti per garantire le cure più efficaci ai nostri pazienti. Nel caso specifico, inoltre, alle migliori capacità diagnostiche si aggiunge anche la possibilità di svolgere un maggior numero di esami, grazie ai tempi abbreviati richiesti dalla nuova apparecchiatura. Dunque è davvero un grande passo in avanti».
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