Ecco la nuova truffa “del parente”: fanno credere di essere il 112

Ecco la nuova truffa “del parente”: fanno credere di essere il 112
PORDENONE - Nell'eterna lotta tra guardie e ladri stavolta i secondi hanno compiuto uno scatto in più. E la truffa ha messo nei guai un'anziana donna roveredana,...

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PORDENONE - Nell'eterna lotta tra guardie e ladri stavolta i secondi hanno compiuto uno scatto in più. E la truffa ha messo nei guai un'anziana donna roveredana, che in poche ore ha consegnato a due falsi esattori del tribunale di Vittorio Veneto due monili d'oro e circa mille euro in contanti. Successivamente è intervenuta la Squadra volante della Polizia, ma ormai i truffatori l'avevano fatta franca.

Il raggiro è riuscito ed è stato condito da elementi innovativi che ora preoccupano le forze dell'ordine, già al lavoro per venire a capo del caso. Si è trattato infatti della classica truffa del parente, ma con una novità che ha fatto la differenza: all'adescamento telefonico i truffatori hanno aggiunto anche un trucco che ha mandato in confusione la malcapitata anziana pordenonese.
Tutto è partito da una telefonata, effettuata al numero fisso dell'anziana: una voce maschile ha iniziato a raccontare di alcuni problemi che un parente della donna stava affrontando. L'interlocutore ha fatto riferimento a intoppi con l'assicurazione dell'auto e al sequestro di un cellulare, quindi è arrivata la richiesta. I truffatori hanno chiesto soldi all'anziana per risolvere la situazione e a quel punto si è innestato l'elemento innovativo del raggiro.
L'anziana è stata invitata a riattaccare e a chiamare il 112 per ottenere una sicura conferma dei fatti. Una volta terminata la chiamata con i truffatori ha immediatamente composto il numero d'emergenza, sentendosi rassicurata una volta che gli agenti le avevano confermato tutto. In realtà, però, non si trattava dei carabinieri, bensì degli stessi truffatori che a quanto pare erano rimasti in linea non interrompendo mai la chiamata.
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Il Gazzettino