VENEZIA EasyJet punta ancora su Venezia. Con 3,4 milioni di passeggeri trasportati da e per lo scalo veneziano (+ 10%) il vettore inglese si conferma la prima compagnia aerea tra...
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Per il vettore inglese, che nel 2019 ha registrato ricavi per 6,3 miliardi di sterline e venduto 96 milioni di biglietti, lo scalo veneziano si conferma dunque il secondo Hub italiano , dopo Milano Malpensa, con equipaggi e personale fisso , una flotta di sette aeromobili presenti negli hangar del Marco Polo e una strategia di crescita e sviluppo che per i prossimi 5 anni prevede l'arrivo di nuovi mezzi e di nuovi piloti. «Vogliamo essere visti come il vettore dei veneziani che vanno in vacanza o lavorano in Italia e in Europa - spiega Lorenzo Lagorio, country manager EasyJet Italia e Venezia rappresenta da sempre un mercato strategico per easyJet. Proprio qui è iniziata la nostra avventura italiana con un o storico volo Londra Stansted - Venezia nel 1998 e 23 milioni di passeggeri dopo confermiamo la centralità del Marco Polo nella nostra strategia europea, migliorando la connettività della Regione, cercando di promuovere all'estero le potenzialità turistiche del territorio».
SOSTENIBILITÁ AMBIENTALEUn impegno che si sta concretizzando anche attraverso la collaborazione con Regione e la Provincia di Belluno per promuovere le Dolomiti nel mercato britannico, consolidando così una tradizione che vuole gli inglesi come in assoluto i primi turisti stranieri ad aver scoperto le Dolomiti quale destinazione turistica privilegiata. «Vogliamo sviluppare le porte di accoglienza del Veneto e per fare questo il mercato inglese è fondamentale ed in continua crescita in particolare nel settore dedicato alla montagna e allo sci dove le presenze inglesi stanno superando quelle tedesche e austriache sottolinea l'assessore regionale al turismo Federico Caner ma questo ci consentirà anche di puntare sempre più su un turismo di qualità più che di quantità». E con un occhio alla sostenibilità ambientale ed in attesa dell'arrivo di aerei ibridi ed elettrici, EasyJet ha avviato un progetto di compensazione (offsetting) delle emissioni di anidride carbonica prodotta dalla combustione dei carburanti di tutti i voli, attraverso il finanziamento di progetti di riduzione della CO2 in atmosfera.
Per ogni tonnellata di cherosene emessa dagli aeromobili, verrà infatti garantita una equivalente e certificata riduzione di CO2 in atmosfera mediante l'acquisto di crediti che serviranno a sviluppare progetti di riduzione dell'anidride carbonica, che vanno dalla riforestazione, alla produzione di energia solare.
Paolo Guidone
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Il Gazzettino