Casale sul Sile. Plastica e fili metallici nei piatti della mensa della scuola: «Siamo stati sabotati»

La società Dussmann che gestisce il servizio negli istituti ha presentato querela contro ignoti: «Noi non c'entriamo»

La società Dussmann opera nelle scuole di Casale sul Sile
CASALE SUL SILE (TREVISO) - Filamenti metallici e plastica nei piatti destinati ai bambini: la Dussmann, la società che gestisce il servizio mensa nelle scuole di...

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CASALE SUL SILE (TREVISO) - Filamenti metallici e plastica nei piatti destinati ai bambini: la Dussmann, la società che gestisce il servizio mensa nelle scuole di Casale, ha presentato una querela contro ignoti. In sostanza, la ditta teme di essere stata sabotata. Da chi? Questo è ancora da capire. Fatto sta che, come è stato riferito al Comune, per la Dussmann quei corpi estranei non sono affatto arrivati dai propri impianti. Si teme che sia successo altro, in particolare per quanto riguarda l'elementare Rodari, come già evidenziato nel corso di una conferenza dei capigruppo in municipio. E questo chiarisce la netta presa di posizione arrivata mercoledì dalla Filcams Cgil sulle preoccupazioni dei lavoratori: «È inammissibile scaricare le responsabilità sulle dipendenti». Lo stesso giorno, poi, il sindaco Stefania Golisciani ha subito chiarito che «il Comune non ha mai imputato nessuna responsabilità dei disservizi registrati nelle mense gestite da Dussmann al personale in loco».


ESCALATION SOSPETTA
Nel consiglio comunale di giovedì è andata in scena una battaglia a mozioni incrociate proprio sulla mensa tra maggioranza e opposizione. Alberto Sponchiado, consigliere del gruppo Biotti, ha ricapitolato quando accaduto negli ultimi mesi: il 10 novembre sono stati rinvenuti filamenti metallici in un piatto alle Rodari; il 13 febbraio è stato trovato un altro corpo estraneo sempre alle Rodari; il 29 marzo alle medie Gramsci è emerso un pezzo di plastica tra l'insalata; il 26 aprile è stato bloccato del pesce con le spine (merluzzo) che stava per essere servito ai bambini di 2 e 3 anni dell'asilo nido comunale Il Castello; e l'11 maggio è stato rivenuto un altro pezzo di plastica in un contorno di zucchine alle Rodari.


LE CONTESTAZIONI
Per la Dussmann c'è qualcosa che non va. «La ditta ha presentato una querela contro ignoti per il discorso dei corpi estranei ha confermato il sindaco Golisciani in consiglio comunale ritengono che non siano addebitabili a loro». Il tutto senza contare i ritardi nelle consegne e nella sostituzione delle pietanze, le diete speciali sbagliate e le polemiche sulla temperatura e sulla quantità di cibo. Il Comune è arrivato a 4 contestazioni nei confronti della Dussmann. Per una penale complessiva pari a 4.500 euro.


IL NODO TARIFFE E LA MOZIONE


Le minoranze hanno incalzato anche sul fronte delle tariffe. «A Casale le famiglie sostengono una spesa di 4,88 euro per pasto unitario ricorda Sponchiado la più alta della nostra area: a Casier si è a 4,35 euro; a Silea 4,20; a Roncade 4,10. Questo senza neppure avere un servizio adeguato. Anzi, è stato un annus horribilis per il servizio di refezione». Alla luce di queste considerazioni, l'opposizione ha presentato una mozione che di fatto chiedeva al Comune di rompere il contratto con la Dussmann già questa estate, sostituendola con un'altra società, senza attendere la naturale scadenza di agosto 2026. «In un anno il servizio mensa non è migliorato, anzi scandisce il consigliere Lorenzo Biotti questa ditta non ce la fa: non è in grado di rispettare l'appalto che ha vinto». La maggioranza di Progetto Casale Futura, dal canto proprio, ha ricordato il grande lavoro con la società terza incaricata di vigilare proprio sulla mensa e l'attività allargata sviluppata dai genitori nell'ambito del comitato mensa. Dopodiché ha bocciato la mozione presentata dall'opposizione specificando che non era "votabile" perché le valutazioni sull'eventuale rottura del contratto spettano alla parte tecnica. «Il servizio mensa è stato discontinuo tira le fila Golisciani le cose vanno fatte su basi solide. C'è la volontà politica di vigilare sul contratto. E stiamo valutando tutte le ipotesi possibili: sia la continuazione che l'eventuale risoluzione». Se ci saranno gli estremi, insomma, il Comune è pronto a rompere con la Dussmann già questa estate. Ma solo se ci sarà la certezza di avere tutte le carte in regola. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino