TREVISO - Due ragazzi che litigano furiosamente all'esterno della biblioteca comunale di via Giacomelli, attirando l'attenzione dei passanti che chiamano il 113,...
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LE INDAGINILo zainetto è stato ora sequestrato e il proprietario della sostanza una denuncia per la detenzione degli oltre due etti di marijuana. È probabile vengano visionate le telecamere dell'impianto di videosorveglianza del centro storico che probabilmente hanno immortalato i due protagonisti della zuffa. Certamente in questo caso la cosiddetta erba, visto il quantitativo importante, era destinata allo spaccio. Nel corso dei controlli antidroga che sono stati svolti nei primi giorni di questa settimana, gli agenti delle volanti hanno sequestrato in tutto 250 grammi di droghe varie, controllato oltre 300 persone e segnalato alla Prefettura ben quattro persone come assuntori di sostanze stupefacenti. Tra questi c'è anche un trevigiano di 23 anni, N.A., che è stato pizzicato ad acquistare 7 grammi di hashish in piazza Borsa. È in corso di identificazione il pusher che ha ceduto la dose al giovane che sarà denunciato. In base al nuovo regolamento comunale, in via di approvazione, gli acquirenti delle sostanze, chi cioè viene pizzicato a comprare dosi di marijuana, hashish o cocaina, dai pusher che infestano il centro storico e non solo, rischiano ora una multa di ben 400 euro.
LA CONTROMISURAIl sindaco Mario Conte è molto soddisfatto del nuovo provvedimento. Non è ancora entrato in vigore, ma i tempi sono brevissimi: entro la fine del mese è annunciato il passaggio in commissione Statuto e poi l'approdo in consiglio comunale per l'approvazione definitiva. A Novembre, quindi, potrebbero già fioccare le prime multe. E molte amministrazioni sono interessate da quanto sta accadendo a Treviso. Solo ieri mattina i comuni di Vicenza, Pordenone e Padova hanno contattato Ca' Sugana per avere informazioni sulle misure in arrivo nel trevigiano. Nella Marca invece se Castelfranco resta dubbio, a Conegliano il sindaco Fabio Chies sposa la linea di Treviso: «Anche noi abbiamo inasprito tutte le sanzioni riguardanti la salvaguardia del decoro, e Mario fa bene a sanzionare chi acquista droga. Io sono dell'idea che l'acquirente debba essere punito come lo spacciatore, altrimenti il problema non si risolverà mai. Però già la multa va bene, seguiremo anche noi questa linea». Conte, il giorno dopo, è sempre più convinto di aver fatto la scelta più giusta e rifiuta l'etichetta di sindaco dei divieti: «Ma quali divieti? - ribatte - se uno non acquista droga, non rischia nessuna multa. A Treviso le persone per bene possono stare tranquille. Invece se compri droga, imbratti una colonna o contribuisci a generare degrado, la sanzione la rischi. Treviso non è la città dei divieti - ribadisce - sinceramente spero di non dover dare nemmeno una multa legata allo spaccio. Ma abbiamo già chiarito che tutti i proventi verranno conservati in un fondo che servirà a finanziare attività di prevenzione contro l'uso della droga, come i corsi nelle scuole».
Nicola Cendron
Paolo Calia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino