Preso un altro nigeriano nell'ex quartier generale dei pusher

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VENEZIA  I carabinieri di Spinea lo avevano notato già da diversi mesi quell’appartamento di via Prati, o più precisamente già lo scorso mese di...

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VENEZIA  I carabinieri di Spinea lo avevano notato già da diversi mesi quell’appartamento di via Prati, o più precisamente già lo scorso mese di marzo, dopo alcuni servizi di osservazione e vari pedinamenti, erano riusciti a individuare una centrale di spaccio gestita da una coppia di nigeriani.


In quella occasione, a finire in manette furono i fratelli nigeriani Ikwu, di 23 e 30 anni. All’interno della casa di via Prati fu trovata l’eroina pronta per essere “tagliata”, tutto il materiale per il confezionamento, oltre un chilo e mezzo di sostanza utilizzata per confezionare le dosi e un frullatore per la mescola della sostanza. L’assiduo impegno dei militari, ben consci che la base logistica potesse essere nuovamente utilizzata per scopi illeciti, ha consentito nella serata di ieri, al culmine di un’attività di attento monitoraggio, di rintracciare all’interno della casa anche Wisdom Ebose, altro nigeriano, di 32 anni, colpito da un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura di Macerata per lo spaccio di oltre 300 dosi di eroina nel periodo da settembre a dicembre del 2016.

L’arrestato è stato condotto al carcere di Venezia. Il sospetto è che lo straniero sia fatalmente collegato alla rete di spacciatori che operano a Marghera/Mestre e in altre zone dell’hinterland, ben ramificata e che necessita di un’attività di contrasto continua, che ha già permesso di arrestare più di una decina di spacciatori con il sequestro di varia sostanza destinata al mercato. L’attività dei carabinieri pertanto continua per approfondire meglio i contatti e la dimensione dei traffici per quanto concerne l’approvvigionamento di stupefacenti.
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Il Gazzettino