Pubblicizzavano la droga da vendere sui social, nei guai cinque ragazzini

La droga sequestrata
STANGHELLA - Baby gang dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti stroncata nella bassa padovana. In manette un sedicenne. In poco tempo erano riusciti a crearsi un giro di...

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STANGHELLA - Baby gang dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti stroncata nella bassa padovana. In manette un sedicenne. In poco tempo erano riusciti a crearsi un giro di spaccio. Giovanissimi, ma già spacciatori esperti. Riuscivano a movimentare discreti quantitativi di droga e i guadagni non mancavano. Per promuovere la merce venivano utilizzati i social network con tanto di fotografie per promuovere l'hashish piuttosto che la marijuana. 

L'OPERAZIONE
I carabinieri della stazione di Vescovana sotto la supervisione della Compagnia di Este hanno stroncato un traffico che nel tempo aveva coinvolto almeno quaranta assuntori quasi tutti under 18. Tutto è nato dalla prosecuzione dell'attività investigativa conclusa lo scorso 18 luglio con l'arresto di Francesco Borreggine, studente ventenne di Stanghella. Il bilancio è di un arresto e quattro denunciati. L'arresto del 18 luglio si era consumato al parco comunale Centanini di Stanghella. In quel contesto, durante un servizio di controllo, lo studente è stato trovato in possesso di tre involucri contenenti complessivamente 120 grammi marijuana, un bilancino di precisione e soprattutto un foglio con una lista di potenziale clienti da contattare. Il ventenne custodiva anche 1.975 euro in banconote di piccolo taglio che gli inquirenti ritengono provento di precedente attività illecita. Il fiuto investigativo dei militari gli ha consentito, grazie al libro mastro sequestrato il 18 luglio, di avviare una seconda attività correlata. 
LE INDAGINI

Spulciando tutti i nominativi, sono stati raccolti importanti indizi di colpevolezza a carico di altri cinque ragazzi. Si è scoperto che il gruppetto nei mesi scorsi spacciava a sua volte importanti quantità di droga. Gli assuntori? Tutti coetanei di età compresa tra i 15 e i diciotto anni, regolarmente iscritti a scuola, ma che da qualche tempo non potevano fare a meno dello spinello quotidiano. I soldi per la dose la recuperavano attraverso le mance fornite dai genitori. Tutte famiglie italiane, ben inserite nel tessuto sociale, che non avevano mai sospettato che i propri figli facessero uso di sostanze illecite. Dopo aver raccolto prove schiaccianti a carico di cinque giovani, i carabinieri hanno chiesto e ottenuto dall'autorità giudiziaria un decreto di perquisizioni nelle singole abitazioni. Nei guai sono finiti R.R. operaio di 21 anni di Lusia (Rovigo) e quattro minorenni studenti, due di 17 e due di 16 anni di cui uno residente a Vescovana e tre a Stanghella. In concorso sono stati denunciati per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Il sedicenne è stato arrestato. In suo possesso sono stati rinvenuti 80 grammi di marijuana suddivisa in 24 ovuli pronti per la vendita, 255 grammi di hashish suddivisi in tre panetti e due bilancini di precisione.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino