Non si sono presentati al lavoro in Luxottica: erano finiti in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga. Le due persone arrestate, sabato mattina, sono...
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L’ARRESTO
I due operai stavano rientrando dalla spedizione a Padova, dove avevano acquistato la sostanza stupefacente, quando sono stati fermati dalla polizia sul Peron, a Sedico. Un normale controllo stradale in cui è spuntata la droga appena acquistata: 150 grammi di eroina. Non era nascosta: era tenuta nella giacca di uno dei due. Ma la perquisizione estesa alle due abitazioni ha riservato alla polizia ulteriori sorprese. Oltre a 150 grammi di eroina appena acquistata i poliziotti hanno trovato tutto il necessario per il confezionamento e alcuni grammi di cocaina e altri di droghe leggere. Sostanze stupefacenti, che secondo l’accusa, servivano per rifornire i vari clienti agordini. L.D.G. teneva anche una sorta di “libro mastro” con nomi dei clienti. Tutto è stato posto sotto sequestro e è a disposizione dell’autorità giudiziaria e delle indagini. Il denaro invece, 20mila euro, era custodito nel conto corrente: ma non c’entrerebbe nulla con l’inchiesta.
LA DIFESA
Claudio Zasso si è affidato all’avvocato di fiducia Massimiliano Xaiz, la 30enne invece è difesa d’ufficio dall’avvocato Francesco De Bona. Entrambi gli indagati hanno risposto alle domande del giudice, nell’udienza che si è tenuta mercoledì a Baldenich, dove era detenuto l’uomo (lei è stata portata al carcere femminile a La Giudecca di Venezia). Hanno spiegato che quella droga era per uso personale: era il rifornimento per la stagione invernale e che di certo non era per lo spaccio. Il pm Roberta Gallego aveva chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere. Il gip alla fine ha convalidato gli arresti e ha disposto i domiciliari. C’è da attendersi ora il ricorso al Tribunale del Riesame da parte dei difensori per una misura meno afflittiva. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino